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Vieste: Scoperto il “Club dei Furbetti”, 33 Dipendenti Pubblici nei Guai

Ma davvero? Nel 2025 ancora ci troviamo a parlare di dipendenti pubblici che timbrano e poi se ne vanno a spasso? Eppure è quello che è successo a Vieste, dove la Guardia di Finanza ha beccato con le mani nel sacco ben 33 persone che avevano trasformato l’ufficio pubblico in una specie di porto di mare.

Il Sistema dei “Furbetti del Cartellino”

La storia è sempre la stessa: arrivi in ufficio, timbri il badge, e poi via liberi tutti! C’è chi andava a fare la spesa al mercato, chi faceva shopping nei negozi, chi si fermava al bar per il caffè con gli amici. Tutto questo mentre dovevano essere alla scrivania a lavorare per la collettività.

Ma la cosa più grave è che alcuni non timbravano nemmeno quando si assentavano! Praticamente si comportavano come se fossero in ferie permanenti, ma con lo stipendio che arrivava puntuale ogni mese. Una bella faccia tosta, non c’è che dire.

La Complicità Interna

Il bello è che avevano pure l’aiutino dall’interno. L’incaricato della gestione dei badge, insieme alla moglie, avrebbe sistemato le timbrature fasulle per coprire i colleghi. Un vero e proprio sistema organizzato, come una piccola azienda della fregatura.

Pensate un po’: mentre i cittadini onesti pagano le tasse e aspettano i servizi pubblici, questi signori si davano alla bella vita con i soldi di tutti noi. È una roba che fa veramente arrabbiare!

Non Solo Assenteismo

Come se non bastasse, gli investigatori hanno scoperto anche un’altra bella trovata: un servizio di disinfestazione che sulla carta era stato fatto, ma nella realtà non era mai stato eseguito. Praticamente hanno pagato una ditta per un lavoro fantasma. Altri tre soggetti denunciati per questa seconda truffa.

È impressionante come certa gente riesca sempre a inventarsi nuovi modi per fregare lo Stato. E poi ci lamentiamo che i servizi pubblici non funzionano!

La Giustizia Farà il Suo Corso

Ora tutti e 33 i “furbetti” hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini. Ovviamente, come è giusto che sia, sono tutti innocenti fino a prova contraria. Ma se le accuse dovessero essere confermate, speriamo che paghino fino all’ultimo centesimo.

La Guardia di Finanza ha fatto un ottimo lavoro, e questa operazione dovrebbe servire da monito per tutti quelli che pensano di poter prendere in giro lo Stato. Perché alla fine, prima o poi, i conti si fanno sempre.


Fonte: Guardia di Finanza – Comunicato Stampa

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