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Truffatore internazionale arrestato a Como: estradato dalla Svizzera un 48enne italiano ricercato in più paesi

La Polizia di Stato di Como ha arrestato, lo scorso 26 maggio 2025, un truffatore italiano di 48 anni, già detenuto in Svizzera e condannato per una lunga serie di reati finanziari commessi in Italia, Singapore, Svizzera e altri paesi esteri tra il 2010 e il 2018. L’uomo è stato consegnato dalla Polizia Cantonale Svizzera in esecuzione della Convenzione di Strasburgo, che regola la cooperazione giudiziaria in materia penale tra gli Stati membri.


Una lunga carriera criminale internazionale

Il 48enne, la cui identità non è stata resa nota dalle autorità, è accusato di truffa in concorso e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita. Secondo quanto emerso, avrebbe orchestrato e partecipato a diversi schemi fraudolenti in più nazioni, attirando l’attenzione di vari organi investigativi internazionali.

Durante la sua detenzione in Svizzera, sono stati avviati i procedimenti per ottenere la sua estradizione in Italia, in virtù di una sentenza definitiva emessa dalla Corte di Appello e di Revisione Penale del Canton Ticino, che ha portato al trasferimento autorizzato dal Ministero della Giustizia italiano.


Un provvedimento coordinato dalla Corte d’Appello di Venezia

L’arresto è stato disposto dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Venezia, che ha attivato le procedure previste per eseguire la sentenza straniera. Una volta conclusi gli adempimenti formali, il personale in servizio presso l’Ufficio Binazionale del Settore Polizia di Frontiera di Como Ponte Chiasso ha preso in consegna il detenuto.

Dopo il passaggio di custodia, l’uomo è stato associato alla Casa Circondariale di Como, dove rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria italiana per l’eventuale prosecuzione della pena e ulteriori accertamenti sulle sue attività pregresse.


Un’operazione che conferma la cooperazione giudiziaria internazionale

Questo caso dimostra ancora una volta l’importanza della collaborazione tra le forze di polizia italiane ed estere nel contrasto ai reati transnazionali, in particolare quelli di natura economica e finanziaria. L’estradizione ha consentito alle autorità italiane di assicurare alla giustizia un soggetto che da anni operava al di fuori dei confini nazionali, ma che ora dovrà rispondere davanti ai giudici italiani.


La lotta alle frodi non conosce confini

Sempre più spesso, i reati legati alle truffe finanziarie superano i limiti territoriali, rendendo indispensabile una cooperazione internazionale efficace. L’arresto a Como del truffatore estradato dalla Svizzera è solo uno dei tanti esempi di come le istituzioni europee e mondiali possano lavorare insieme per contrastare la criminalità economica, proteggere i cittadini e garantire il rispetto della legalità.


Fonte:
Polizia di Stato – Questura di Como (articolo del 29 maggio 2025)

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