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Superbonus 110%: cosa fare se i lavori sono stati eseguiti male e la documentazione è falsificata?

Risposta alla domanda:


“Buongiorno, ho effettuato lavori di ristrutturazione con SUPBONUS 110%. Da subito ho riscontrato che diverse lavorazioni non sono state effettuate secondo “regola d’arte” e chiesto una soluzione alla ditta che a quasi un anno dalla richiesta non ha fatto nulla. Ho inviato PEC sia per sollecitare la soluzione del problema (anche perché nel frattempo in diverse stanze è affiorata muffa sulle pareti) sia la consegna della documentazione relativa ai lavori effettuati. Per finire qualche giorno fa ho ricevuto una raccomandata da un Organismo di controllo che mi chiede di confermare la ricezione della documentazione relativa ai lavori e la veridicità (allegano copia). Tra gli altri ci sono i Certificati di fine lavori (che non ho mai visto!) con una firma mia (copiata e incollata probabilmente) dai quali risulta che il Responsabile della condotta dei lavori sarei io Committente. tecnico…mi occupo di altro e mai e poi mai avrei potuto fare controlli di questo tipo. Come dovrei agire secondo lei?”

—- Risposta —-

Gentile Signora

Grazie per averci scritto e per aver condiviso la sua situazione, che capiamo essere molto delicata e fonte di preoccupazione.

Premesso che non siamo un ente legale e che quanto segue è solo un consiglio generale e non costituisce consulenza giuridica, le suggeriamo comunque alcune azioni che, secondo buon senso e prassi, potrebbero essere utili da approfondire insieme a un legale di fiducia o a un’associazione di consumatori:

  1. Invio di una diffida formale alla ditta esecutrice dei lavori: Se non lo ha già fatto tramite un avvocato, le consigliamo di valutare l’invio di una diffida tramite PEC o raccomandata A/R, nella quale contesta formalmente la cattiva esecuzione dei lavori, elenca i danni (come la presenza di muffa) e chiede un intervento urgente entro un termine preciso. Questo serve anche a dimostrare la sua buona fede in caso di eventuali contenziosi.
  2. Segnalazione alle autorità competenti: Può valutare di inoltrare una segnalazione all’Agenzia delle Entrate, all’ENEA (se coinvolta per il Superbonus), o alla Guardia di Finanza, segnalando il possibile uso improprio della sua firma e la compilazione di documenti falsi (come i certificati di fine lavori). Anche il Comune (Ufficio Tecnico) può essere informato.
  3. Risposta all’Organismo di Controllo: Le suggeriamo di rispondere alla raccomandata dichiarando di non aver mai ricevuto né visionato la documentazione a cui fanno riferimento, di non aver mai firmato i certificati di fine lavori e di non avere competenze tecniche tali da poter ricoprire il ruolo di responsabile dei lavori, come indicato erroneamente nei documenti. È importante dichiarare tutto questo in modo chiaro e fermo.
  4. Tutela legale: Dato che c’è il sospetto di falsificazione della firma e uso improprio della sua identità in un contesto di incentivi statali, potrebbe essere utile consultare un avvocato specializzato in diritto edilizio o in truffe legate ai bonus fiscali. L’assistenza legale potrebbe anche servirle per denunciare formalmente eventuali irregolarità.
  5. Conservazione di tutte le comunicazioni: Le consigliamo di conservare ogni PEC, raccomandata, e-mail, documento e fotografia dei danni. In caso di azioni legali o controlli futuri, ogni elemento sarà importante.

Importante: ribadiamo che quanto sopra è solo un suggerimento a titolo informativo, non vincolante e non sostitutivo del parere di un professionista. Per una valutazione completa e sicura della sua posizione, è fondamentale affidarsi a un avvocato.

Rimaniamo comunque a disposizione per qualsiasi aggiornamento o per ulteriori informazioni che possiamo cercare o fornirle.

Cordiali saluti

Avviso: Le informazioni fornite sono indicazioni generali. Per dettagli specifici o chiarimenti, si consiglia di rivolgersi agli uffici competenti o a un patronato.