Scoperta Fabbrica Clandestina di Marlboro False: Sequestrate 14 Tonnellate di Sigarette

Un’operazione che sembra uscita da un film poliziesco quella messa a segno dalla Guardia di Finanza di Bologna e Piacenza. In un anonimo capannone della zona industriale piacentina si nascondeva una vera e propria fabbrica di sigarette false Marlboro, gestita da un’organizzazione criminale rumena. Il bottino? Roba da far girare la testa: 14 tonnellate di sigarette contraffatte pronte per essere spacciate in tutta Europa.
Un’Operazione da Manuale
L’indagine è partita grazie alla collaborazione dell’OLAF, l’ufficio europeo antifrode, che aveva segnalato movimenti sospetti di un’organizzazione rumena attiva nell’Emilia-Romagna. I finanzieri hanno dovuto fare un lavoro certosino di pedinamenti e osservazioni per individuare il capannone giusto tra i tanti della zona industriale.
E quando sono entrati, si sono trovati davanti uno spettacolo incredibile: una catena di montaggio completa con macchinari sofisticatissimi per produrre sigarette false Marlboro che sembravano vere. Oltre alle 14 tonnellate di sigarette già pronte, c’erano anche 10 tonnellate di tabacco grezzo e tutto il materiale per il confezionamento.
Il Business del Tabacco Contraffatto
Il sistema era ben oliato: il tabacco arrivava dalla Polonia su camion, veniva lavorato nel capannone di Piacenza e poi le sigarette finite venivano distribuite in diversi paesi europei. Un business che fruttava un sacco di soldi, visto che le sigarette contraffatte costano molto meno da produrre ma vengono vendute quasi al prezzo di quelle originali.
Due le persone finite nei guai: una arrestata e l’altra denunciata per contrabbando e contraffazione di marchi. Ma l’operazione non si è fermata all’Italia: la polizia rumena, lavorando in parallelo, ha sequestrato altre 25 tonnellate di sigarette false e ha arrestato altri membri dell’organizzazione.
Sigarette Pericolose Oltre che Illegali
Il problema di queste sigarette non è solo che sono illegali. Essendo prodotte senza controlli e con materiali di dubbia provenienza, possono essere anche molto più pericolose per la salute di quelle regolari. Non hanno i requisiti previsti dalla normativa europea e non si sa cosa ci sia dentro veramente.
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L’operazione dei “baschi verdi” di Bologna e Piacenza si inserisce in una battaglia più ampia contro le organizzazioni criminali transnazionali che sfruttano questo mercato nero miliardario. Ogni sigaretta sequestrata è una potenziale vittima in meno di questo business sporco.
Un Successo della Cooperazione Europea
Quello che mi ha colpito di più è come questa operazione dimostra l’importanza della collaborazione tra i diversi paesi europei. Senza lo scambio d’informazioni tra Italia, Romania e OLAF, probabilmente questa fabbrica sarebbe rimasta attiva chissà per quanto tempo.
Un bel colpo messo a segno dalle nostre Fiamme Gialle, che ancora una volta dimostrano di essere in prima linea nella lotta al crimine organizzato transnazionale.
Fonte: Guardia di Finanza