
Riscattare gli Anni di Laurea: La Chiave per Valorizzare il Tuo Futuro Pensionistico
Se hai conseguito la laurea e vuoi aumentare i tuoi anni contributivi ai fini pensionistici, il riscatto degli anni di laurea rappresenta un’ottima opportunità. Questo strumento, spesso sottovalutato, può fare la differenza nel calcolo della tua futura pensione, permettendoti di migliorare le condizioni di uscita dal lavoro e di garantirti un sostegno economico più solido al momento del pensionamento. In questa guida completa ti spiegherò tutto ciò che devi sapere sul riscatto di laurea: cos’è, a chi si rivolge, come funziona, i costi e come fare domanda, con un occhio alle ultime novità normative.

Cos’è il riscatto degli anni di laurea?
Il riscatto degli anni di laurea è un istituto previsto dalla normativa previdenziale italiana che permette di valorizzare ai fini pensionistici i periodi di studio universitario o equiparato. In parole semplici, consente di trasformare il tempo trascorso a studiare in contributi figurativi o contributi veri e propri, aumentando così il montante contributivo e, di conseguenza, l’ammontare della futura pensione.
L’obiettivo principale di questa misura è incentivare l’investimento nel percorso di studi, riconoscendo il valore del titolo di studio conseguito e permettendo ai laureati di migliorare significativamente le proprie condizioni previdenziali. Il riscatto può riguardare diverse tipologie di titoli accademici, dai diplomi universitari ai dottorati di ricerca, fino ai diplomi delle Istituzioni di Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM) e ITS Academy.
A chi si rivolge il riscatto di laurea?
Il servizio di riscatto degli anni di laurea è rivolto a:
- Tutti coloro che abbiano conseguito un titolo di studio universitario o equiparato, come laurea triennale, specialistica o magistrale.
- Soggetti inoccupati, cioè coloro che non sono attualmente iscritti a nessuna forma di previdenza obbligatoria e non hanno mai iniziato un’attività lavorativa in Italia o all’estero.
- Coloro che vogliono riscattare periodi di studio compiuti all’estero, purché riconosciuti ai fini previdenziali dall’autorità competente.
- Soggetti con titoli conseguiti presso le nuove Istituzioni AFAM e ITS Academy, che possono usufruire del riscatto secondo le normative vigenti.
Il riscatto permette di valorizzare anche periodi di studio non coperti da contribuzione obbligatoria, offrendo così un’opportunità concreta di migliorare la propria posizione previdenziale anche in assenza di attività lavorativa attuale.
Come funziona il riscatto degli anni di laurea?
Il riscatto può riguardare:
- Diplomi universitari, con durata tra i due e i sei anni, a seconda del corso e del titolo conseguito.
- Laurea triennale, specialistica o magistrale, ovvero i titoli conseguiti presso università pubbliche o private.
- Specializzazioni, dottorati di ricerca e titoli accademici equiparati, anche quelli rilasciati dalle nuove AFAM e ITS Academy (dall’anno accademico 2005-2006 in poi), che danno diritto al riconoscimento previdenziale.
- Titoli rilasciati in Italia e all’estero, purché riconosciuti e riconducibili a specifici periodi di studio ai fini previdenziali.
Quali sono i periodi che si possono riscattare?
- Durata dei corsi universitari: tra 2 e 3 anni per i diplomi, tra 4 e 6 anni per le lauree.
- Corso di specializzazione o dottorato: con durata minima di due anni.
- Titoli AFAM e ITS Academy: riconosciuti a fini previdenziali, con specifiche modalità di riconoscimento del titolo e del periodo di studio.
È importante sottolineare che non si può riscatta periodi già coperti da contribuzione obbligatoria o figurativa, né iscrizioni fuori corso o periodi di attività lavorativa. Inoltre, dal 12 luglio 1997, è possibile riscattare anche più di un titolo di studio, anche antecedente a quella data.
Quanto costa riscattare gli anni di laurea?
Il costo del riscatto varia in funzione di diversi fattori, tra cui:
- Il metodo di calcolo adottato: sistema retributivo o contributivo.
- L’anno di presentazione della domanda.
- Il livello minimo imponibile: per esempio, il contributo minimo degli artigiani e commercianti, rivalutato annualmente.
- L’età e il sesso dell’interessato, che influenzano i parametri di calcolo.
Calcolo del costo
- Sistema retributivo: l’importo viene calcolato con la “riserva matematica” prevista dalla legge 12 agosto 1962, n. 1338, e dipende dalle ultime retribuzioni percepite, dall’età e dal sesso.
- Sistema contributivo: si applica l’aliquota contributiva vigente, e l’onere è proporzionale ai contributi minimi obbligatori e alla retribuzione di riferimento.
Per esempio, riscattare quattro anni di laurea con una retribuzione di circa 32.000 euro lordi può comportare un costo di circa 42.464 euro, considerando il 33% della retribuzione annua come aliquota di calcolo.
Il costo può essere versato in un’unica soluzione oppure in rate mensili, senza interessi, fino a un massimo di 120 rate. La facoltà di rateizzare permette di diluire l’onere nel tempo, rendendo più accessibile il riscatto.
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Come fare domanda di riscatto?
Per richiedere il riscatto degli anni di laurea, bisogna seguire alcune semplici tappe:
- Accesso online: collegarsi al portale INPS, utilizzando le credenziali SPID, CIE o CNS.
- Presentare la richiesta: compilare il modulo di domanda attraverso il servizio dedicato “Riscatto Laurea” disponibile nella propria area riservata.
- Calcolo dell’onere: l’INPS fornirà l’importo da versare tramite un avviso PagoPA, che può essere pagato online, presso gli sportelli bancari o postali, o tramite altri canali autorizzati.
- Pagamento: si può scegliere di pagare in un’unica soluzione o in rate mensili, con addebito diretto sul conto corrente o altre modalità di pagamento.
- Gestione successiva: verificare che i pagamenti siano stati correttamente effettuati e conservare le ricevute.
Il riscatto può essere richiesto anche da soggetti inoccupati, con modalità e costi specifici, e può riguardare anche periodi di studio all’estero riconosciuti ai fini previdenziali.
Quali sono i requisiti per il riscatto?
Per accedere al riscatto degli anni di laurea, bisogna:
- Avere conseguito il titolo di studio (laurea o equiparato).
- Non aver già coperto i periodi di studio con contribuzione obbligatoria o figurativa.
- Essere titolari di almeno un contributo obbligatorio nel regime pensionistico di riferimento, o essere soggetti inoccupati.
- Presentare domanda tramite il portale INPS, rispettando i termini e le modalità previste.
Inoltre, il riscatto può riguardare periodi di studio compresi tra 2 e 6 anni, a seconda del titolo e del corso.
Perché riscatta gli anni di laurea?
Valorizzare il proprio percorso di studi attraverso il riscatto può portare numerosi vantaggi:
- Incremento del montante contributivo: più anni riconosciuti, maggiore sarà l’assegno pensionistico.
- Miglioramento della posizione pensionistica: si può anticipare l’accesso alla pensione o aumentare l’importo mensile.
- Valorizzazione del percorso di studi: riconoscere ufficialmente il valore del titolo di studio conseguito.
- Ottimizzazione delle strategie previdenziali: pianificare con maggiore flessibilità il momento di uscita dal lavoro.
Conclusioni: la tua laurea può essere il tuo alleato per il futuro pensionistico
Il riscatto degli anni di laurea rappresenta un’opportunità concreta per migliorare la propria posizione previdenziale. Investire nel riconoscimento dei propri studi permette di aumentare i contributi utili al calcolo della pensione, con benefici sia in termini di importo che di anticipo del pensionamento.
Se sei un laureato e vuoi sfruttare questa possibilità, non aspettare: consulta un esperto, verifica i requisiti e presenta la tua domanda. Ricorda che la pianificazione previdenziale è un passo fondamentale per garantirti un futuro sereno e senza preoccupazioni economiche.
Avviso: Le informazioni fornite sono indicazioni generali. Per dettagli specifici o chiarimenti, si consiglia di rivolgersi agli uffici competenti o a un patronato.