Protocollo Sicurezza negli Ospedali di Catanzaro: Tecnologie e Interventi Rapidi per Tutelare il Personale Sanitario

La sicurezza degli operatori sanitari torna al centro dell’agenda istituzionale. Il 3 giugno 2025, a Catanzaro, è stato firmato un importante protocollo d’intesa per rafforzare la protezione nei presidi ospedalieri della provincia. L’obiettivo: garantire interventi tempestivi in caso di emergenza e dotare le strutture sanitarie di strumenti tecnologici avanzati per prevenire e affrontare situazioni di rischio.
Quattro ospedali coinvolti nel piano di sicurezza
Il protocollo interessa quattro strutture ospedaliere strategiche:
- l’ospedale “Pugliese – Ciaccio” di Catanzaro
- il “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme
- l’ospedale di Soverato
- il presidio sanitario di Soveria Mannelli
Questi ospedali rappresentano punti di riferimento essenziali per la sanità calabrese, e l’accordo punta a rafforzare la loro capacità di risposta in caso di episodi critici, minacce o aggressioni.
Tecnologie al servizio dell’emergenza
Tra le principali misure previste:
- Sistemi di allertamento visivo e sonoro, attivabili direttamente dal personale sanitario in caso di pericolo.
- Procedure semplificate per comunicare rapidamente con le Forze dell’Ordine.
- Tecnologie avanzate di sicurezza, in particolare nei reparti più esposti a rischi.
L’integrazione tra le strutture sanitarie e i sistemi di emergenza consentirà di ridurre i tempi di reazione, migliorare la comunicazione con il NUE 112 e rafforzare il coordinamento con le centrali operative delle Forze dell’Ordine.
Una rete istituzionale a tutela del personale
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Alla firma del protocollo erano presenti figure chiave delle istituzioni locali:
- il Prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa
- il Questore, Giuseppe Linares
- il Comandante provinciale dei Carabinieri, Col. Giuseppe Mazzullo
- i Commissari straordinari dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Renato Dulbecco”, Simona Carbone, e dell’ASP di Catanzaro, Gen. Antonio Battistini
- il Responsabile della Centrale NUE 112, Gino Tosi
Dichiarazioni istituzionali: una sinergia indispensabile
«Con questo accordo – ha dichiarato il prefetto Castrese De Rosa – vogliamo implementare la capacità di risposta e ampliare i sistemi di difesa passiva delle strutture sanitarie. La collaborazione tra le istituzioni è fondamentale, soprattutto quando si parla di medici e operatori socio-sanitari».
L’intesa rappresenta quindi un passaggio strategico per la sanità pubblica locale, garantendo maggiore tranquillità agli operatori e migliorando la qualità dell’ambiente di lavoro.
Un modello replicabile per la sanità italiana
Il protocollo firmato a Catanzaro potrebbe rappresentare un modello di riferimento anche per altre realtà regionali. La crescente esigenza di sicurezza nei contesti ospedalieri impone soluzioni strutturate, coordinate e sostenibili.
Grazie all’adozione di tecnologie intelligenti e alla cooperazione interistituzionale, questo accordo dimostra che è possibile costruire un sistema sanitario più sicuro, efficiente e pronto a rispondere alle emergenze.