Palermo: Spacciatori Travestiti da Rider, Sgominata Banda da 700mila Euro

Un blitz da film quello andato in scena ieri mattina a Palermo. La Guardia di Finanza ha smantellato un’organizzazione criminale che aveva trasformato lo spaccio in una vera e propria azienda del crimine, con tanto di “drug delivery” e pusher travestiti da rider. Otto persone sono finite in manette per un giro d’affari da far girare la testa: oltre 700mila euro in pochi mesi.
Una Multinazionale della Droga
Questa non era la classica banda di spacciatori di quartiere. Qui parliamo di un’organizzazione strutturata come una vera azienda, con tanto di organigramma piramidale e ruoli ben definiti. Al vertice c’erano due capi che, con l’ok della mafia locale, gestivano l’arrivo di cocaina e hashish a Palermo attraverso canali consolidati.
Ma la parte più geniale – se così si può dire – era il sistema di distribuzione. Gli spacciatori si travestivano da rider delle piattaforme di delivery, con tanto di zaini brandizzati e motorini elettrici. Praticamente sembrava che stessero consegnando pizze, invece portavano droga in giro per tutta la città, fino a Mondello.
La Control Room degli Arresti Domiciliari
Una cosa che mi ha lasciato a bocca aperta è come utilizzavano anche gente già agli arresti domiciliari. Questi, una volta comprata la droga, diventavano una specie di “control room” del crimine: ricevevano le chiamate dei clienti e smistava gli ordini ai pusher per strada. Praticamente organizzavano tutto da casa, coordinando le consegne con tempistiche precise.
I rider, per non farsi beccare con troppa roba addosso, facevano più viaggi con poche dosi alla volta, spostandosi tra diverse basi logistiche sparse per la città. Un sistema rodato che funzionava su tre turni, coprendo praticamente 24 ore su 24.
Soldi Sottovuoto e Custodi Insospettabili
Ma il vero colpo di genio era come nascondevano i soldi. Le banconote venivano sigillate in buste sottovuoto, a mazzette da mille euro, e affidate a persone completamente pulite, senza precedenti penali. Stesso discorso per la droga: la facevano custodire a gente insospettabile, lontana dal mondo dello spaccio.
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Il business era talmente florido che a volte non riuscivano neanche a soddisfare tutte le richieste. Gli “addetti alla control room” lavoravano anche 20 ore al giorno per gestire almeno 100 cessioni quotidiane. Tre turni di lavoro per un guadagno di oltre 3mila euro al giorno.
Il Blitz e i Numeri da Capogiro
Ieri mattina sono scattate le manette per otto persone, tra cui un pezzo grosso della mafia nigeriana già noto alle forze dell’ordine. Oltre 100 finanzieri hanno effettuato 17 perquisizioni tra Palermo e Villabate, smantellando questa rete criminale che aveva messo radici profonde nei quartieri di Ballarò e Vucciria.
Come sempre, vale la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva, ma i numeri parlano chiaro: 700mila euro di giro d’affari accertato, un sistema organizzato che sembrava una vera multinazionale del crimine.
Fonte: Guardia di Finanza