Novità INPS: Finalmente si Possono Correggere i Certificati di Disabilità (Era Ora!)

Diciamocelo chiaramente: quante volte è capitato di inviare un certificato medico all’INPS e poi accorgersi che mancava qualcosa o c’era un errore? Fino a ieri era un casino totale, ma da oggi le cose cambiano. L’INPS ha finalmente introdotto il certificato medico integrativo, una novità che farà tirare un sospiro di sollievo a medici e pazienti.
Che Cos’è Questo Benedetto Certificato Integrativo?
In parole semplici, è la possibilità di “aggiustare il tiro” quando hai già mandato il certificato medico introduttivo ma ti sei accorto che serve qualche modifica. Prima era un dramma: se sbagliavi qualcosa o emergeva una nuova patologia, dovevi praticamente ricominciare da capo.
Ora invece, finché l’INPS non ti ha ancora convocato per la visita, puoi tranquillamente integrare o correggere quello che serve. Una vera boccata d’ossigeno, soprattutto considerando che stiamo parlando di persone con disabilità che hanno già abbastanza problemi da gestire.
Cosa Si Può Modificare (e Cosa No)
Il bello è che questo certificato integrativo è abbastanza flessibile. Puoi aggiornare diagnosi e prognosi se nel frattempo la situazione è cambiata, aggiungere nuove patologie che sono venute fuori dopo il primo certificato, o modificare le informazioni sull’intrasportabilità del paziente.
L’unica cosa che non puoi toccare sono i dati anagrafici, residenza e domicilio. E qui c’è una chicca: se hai fatto un casino con i dati anagrafici al punto che non si capisce nemmeno di chi stiamo parlando, devi scrivere a sperimentazionedisabilita@inps.it per far annullare tutto e ricominciare.
La Riforma che Sta Cambiando Tutto
Questa novità arriva nel bel mezzo di una riforma importante. Dal 2027 sarà l’INPS a occuparsi di tutti gli accertamenti di disabilità in Italia, punto e basta. Per ora stanno sperimentando in alcune province: Catanzaro, Frosinone, Salerno, Brescia, Firenze, Forlì-Cesena, Perugia, Sassari e Trieste.
Dal 30 settembre si aggiungeranno anche Alessandria, Lecce, Genova, Isernia, Macerata, Matera, Palermo, Teramo, Vicenza, Trento e Aosta. Insomma, piano piano si sta estendendo a tutta Italia.
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Una Cosa Importante da Ricordare
Attenzione però: anche se puoi integrare il certificato, la data di decorrenza rimane quella del primo certificato che hai inviato. Questo significa che se hai diritto a qualche prestazione economica, il calcolo parte sempre dalla data originale. Almeno qui non ti fregano!
Perché È Una Buona Notizia
Francamente, era ora che arrivasse una novità del genere. Chi ha a che fare con la burocrazia sanitaria sa bene quanto sia frustrante dover ricominciare tutto da capo per un errore o per una diagnosi che si evolve nel tempo.
Ora i medici possono lavorare con più serenità, sapendo che se serve possono sempre “aggiustare” il certificato prima della visita. E i pazienti non devono più vivere nell’ansia di aver dimenticato qualcosa di importante.