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Indennità di Accompagnamento agli Invalidi Civili: Una Guida Completa

L’indennità di accompagnamento è una prestazione economica fondamentale che offre un sostegno vitale a chi vive una condizione di invalidità grave. Questa prestazione è destinata a coloro che non sono in grado di deambulare autonomamente o di compiere le normali azioni quotidiane senza un supporto continuo. Se sei un invalidato civile o conosci qualcuno che potrebbe beneficiare di questa indennità, è importante conoscere tutti i dettagli necessari per poter fare richiesta e ottenere il supporto economico che spetta di diritto.

Cos’è l’indennità di accompagnamento e a chi spetta?

L’indennità di accompagnamento è una prestazione economica erogata a favore di persone con invalidità totale e permanente. Se la persona in questione non è in grado di deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore o non riesce a svolgere autonomamente le attività quotidiane, può accedere a questo aiuto economico. Questa prestazione non dipende dal reddito o dall’età, ma esclusivamente dalla condizione sanitaria.

Requisiti per l’indennità di accompagnamento

Per poter ricevere l’indennità di accompagnamento, è necessario che la persona soddisfi alcuni requisiti fondamentali:

  1. Riconoscimento di inabilità totale e permanente: La persona deve essere riconosciuta come totalmente invalida (100% di invalidità).
  2. Impossibilità di deambulare autonomamente: Non deve essere in grado di camminare senza il supporto di un accompagnatore.
  3. Impossibilità di compiere gli atti quotidiani senza assistenza: Deve necessitare di assistenza continua per svolgere azioni quotidiane come mangiare, vestirsi o igiene personale.
  4. Residenza in Italia: La persona deve risiedere stabilmente in Italia.
  5. Cittadinanza italiana o permesso di soggiorno valido: Per i cittadini non italiani, è richiesta una residenza stabile o un permesso di soggiorno valido.

Se questi requisiti sono soddisfatti, la persona ha diritto a presentare la domanda per ottenere l’indennità di accompagnamento.

Come fare domanda per l’indennità di accompagnamento?

Presentare la domanda per ottenere l’indennità di accompagnamento è un processo che può essere fatto online tramite il sito dell’INPS o tramite un ente di patronato. Qui di seguito, ti forniamo i passaggi chiave per effettuare correttamente la domanda:

1. Accertamento medico-legale

La domanda viene accettata solo se la condizione di invalidità è stata accertata da una commissione medica legale. Questa commissione emetterà un verbale che certifica la minorazione e i limiti che la persona sta affrontando.

2. Compilazione della domanda

Una volta ottenuto il verbale di invalidità, sarà necessario compilare la domanda sul sito dell’INPS. In alternativa, è possibile chiedere l’assistenza di un ente di patronato. La domanda deve includere informazioni socioeconomiche, dettagli sui ricoveri, l’attività lavorativa svolta, e le modalità di pagamento prescelte.

3. Invio della domanda

La domanda può essere inviata direttamente online, utilizzando le credenziali dell’utente, o tramite il patronato che seguirà l’iter per conto del richiedente. Se il richiedente è minorenne, la domanda dovrà essere presentata da un genitore o tutore legale.

4. Attendere la risposta dell’INPS

L’INPS risponderà alla domanda entro un periodo di tempo che può variare, ma generalmente non oltre i 30 giorni. Una volta che la domanda viene accettata, il beneficiario riceverà il verbale con la conferma dell’assegnazione dell’indennità.

Importo e durata dell’indennità di accompagnamento

Nel 2024, l’importo dell’indennità di accompagnamento è fissato a 531,76 euro al mese. L’indennità è corrisposta per 12 mensilità a partire dal mese successivo alla presentazione della domanda. Tuttavia, se la commissione medica ha indicato una data diversa, l’indennità può partire in quella data specifica.

L’indennità non viene erogata se la persona è ricoverata a carico dello Stato per un periodo superiore a 29 giorni. In caso di ricovero per più di 29 giorni, il pagamento dell’indennità sarà sospeso fino a quando la persona non sarà dimessa.

Compatibilità con altre prestazioni

L’indennità di accompagnamento è compatibile con la pensione di invalidità e indennità per ciechi assoluti se sono state concesse per distinti tipi di invalidità. Inoltre, chi percepisce l’indennità può anche continuare a lavorare (sia in attività dipendente che autonoma) senza perdere il diritto alla prestazione.

Tuttavia, l’indennità di accompagnamento non è compatibile con analoghe prestazioni erogate per invalidità derivanti da cause di guerra, di lavoro o di servizio. In questi casi, l’individuo può scegliere di ricevere l’indennità più favorevole.

Tempi di lavorazione e provvedimenti

Il termine ordinario per l’emanazione dei provvedimenti da parte dell’INPS è di 30 giorni. Tuttavia, in alcuni casi, come per le richieste di aggravamento o altre situazioni particolari, potrebbero essere necessari tempi più lunghi.

Domande frequenti sull’indennità di accompagnamento

Chi può fare domanda?

Possono fare domanda i cittadini italiani o i cittadini stranieri con permesso di soggiorno che abbiano un’invalidità riconosciuta dalla commissione medica legale.

Posso lavorare e ricevere l’indennità di accompagnamento?

Sì, l’indennità di accompagnamento è compatibile con l’attività lavorativa, sia essa dipendente che autonoma.

Cosa succede se un minorenne ha diritto all’indennità?

Se un minorenne ha diritto all’indennità, una volta raggiunta la maggiore età, dovrà presentare il modulo AP70 per continuare a ricevere la prestazione come adulto, senza necessità di nuovi accertamenti sanitari.

Conclusioni

L’indennità di accompagnamento è un sostegno fondamentale per le persone con invalidità grave che necessitano di assistenza continua. Conoscere i requisiti, le modalità di domanda e gli importi ti aiuterà a navigare correttamente nel processo di richiesta. Se hai bisogno di ulteriori chiarimenti o di assistenza per la presentazione della domanda, non esitare a rivolgerti a un patronato o a un esperto di settore.

Fonte: INPS

Avviso: Le informazioni fornite sono indicazioni generali. Per dettagli specifici o chiarimenti, si consiglia di rivolgersi agli uffici competenti o a un patronato.