
Criptovalute nel 730: Come Dichiararle, Codici, Quadri e Cosa Sapere per Evitare Sanzioni
Negli ultimi anni sempre più italiani hanno iniziato a investire in criptovalute come Bitcoin, Ethereum o stablecoin. Ma cosa succede a livello fiscale? Come si dichiarano le criptovalute nel modello 730? Ecco una guida semplice e chiara per evitare errori e possibili sanzioni.
Perché dichiarare le criptovalute?
Anche se le criptovalute non sono considerate valuta a corso legale, secondo l’Agenzia delle Entrate sono attività estere equiparabili alle valute estere ai fini fiscali. Pertanto:
- Vanno dichiarate ai fini del monitoraggio fiscale (quadro RW del Modello Redditi, NON nel 730).
- In alcuni casi vanno tassate, se si realizzano plusvalenze superiori a una certa soglia.
Tuttavia, anche se il quadro RW non è presente nel modello 730, ci sono alcune informazioni utili da sapere per chi vuole regolarizzare la posizione senza fare il modello Redditi.
Criptovalute e 730: cosa si può fare?
Nel modello 730, attualmente non si possono dichiarare le criptovalute direttamente, perché manca il quadro RW e la sezione per le plusvalenze da valute estere. Tuttavia, puoi:
- Utilizzare il modello 730 integrativo (tramite CAF o commercialista) se hai già dichiarato le criptovalute nel Modello Redditi.
- Segnalare eventuali perdite o minusvalenze per compensarle in futuro.
- Chiedere assistenza al CAF per la compilazione del Modello Redditi PF, collegato al 730 precompilato.
Quando si pagano le tasse sulle criptovalute?
Paghi solo se:
- Hai venduto criptovalute con guadagno (plusvalenza),
- E hai avuto una giacenza media annua superiore a 51.645,69 euro per almeno 7 giorni lavorativi consecutivi.
In tal caso si applica una tassazione del 26% sulla plusvalenza.
In quali quadri e codici si dichiarano le criptovalute?
Non nel 730 ordinario. Vanno dichiarate nel Modello Redditi PF, così:
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1. Quadro RW – Monitoraggio fiscale
Per segnalare il possesso di criptovalute su exchange esteri o wallet.
- Colonna 3 – Codice individuazione bene: usa “14” per valute virtuali.
- Colonna 4 – Codice Stato estero: se su exchange estero, es. Binance (MT – Malta), Coinbase (US – Stati Uniti).
- Colonna 5 – Valore iniziale e Colonna 6 – Valore finale: riportare il valore in euro al 1° gennaio e al 31 dicembre.
2. Quadro RT – Plusvalenze da cessioni
Per dichiarare i guadagni (plusvalenze) da vendita di criptovalute:
- RT21-RT30 (sezione II): per chi ha realizzato redditi diversi da partecipazioni non qualificate e da valute estere.
Sanzioni se non si dichiara
Se non dichiari le criptovalute:
- Sanzioni dal 3% al 15% dell’importo non dichiarato (dal 6% al 30% se su conti esteri).
- Se ci sono guadagni non tassati, puoi ricevere accertamenti e pagare anche le tasse evase con interessi e more.
Come mettersi in regola?
Hai tre opzioni:
- Se non hai guadagni da criptovalute: usa il quadro RW nel Modello Redditi per il monitoraggio.
- Se hai plusvalenze: compila anche il quadro RT.
- Se hai ricevuto criptovalute da staking, mining o airdrop: consulta un fiscalista, potrebbero essere redditi diversi o di capitale.
In sintesi:
- ❌ Il 730 non è sufficiente per dichiarare criptovalute.
- ✅ Devi usare il Modello Redditi PF con quadro RW (monitoraggio) e quadro RT (tassazione guadagni).
- ✅ Tassazione al 26% solo in caso di plusvalenze significative.
- ⚠️ Le sanzioni per omessa dichiarazione sono salate.
Hai dubbi o vuoi risparmiare sulle tasse delle crypto? Rivolgiti a un CAF esperto in criptovalute o a un commercialista.
Avviso: Le informazioni fornite sono indicazioni generali. Per dettagli specifici o chiarimenti, si consiglia di rivolgersi agli uffici competenti o a un patronato.