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Contributo per l’assistenza scolastica: come funziona e come ottenerlo?

Il contributo per l’assistenza scolastica è un sostegno economico e/o un servizio dedicato agli studenti con disabilità, bisogni educativi speciali o in situazioni di svantaggio, per garantire il diritto allo studio e la piena inclusione scolastica. L’assistenza può riguardare operatori specializzati, trasporto scolastico e strumenti didattici personalizzati.


✅ Cos’è il contributo per assistenza scolastica

È un aiuto offerto da Comuni, Regioni o direttamente dalle scuole, e può comprendere:

  • Assistenza educativa specialistica
  • Supporto alla comunicazione (es. interprete LIS, CAA)
  • Ausili e sussidi didattici
  • Trasporto scolastico agevolato o gratuito
  • In alcuni casi, contributi economici per le spese sostenute dalla famiglia

✅ Chi ne ha diritto

Hanno diritto al contributo:

  • Studenti con disabilità certificata (ai sensi della Legge 104/1992)
  • Studenti con DSA o BES con diagnosi riconosciuta
  • Famiglie con ISEE basso, se previsto dal bando comunale o regionale

✅ Come funziona

Ogni ente locale stabilisce tempi e modalità. Generalmente:

  • Si fa domanda presso il Comune o tramite la scuola all’inizio dell’anno scolastico
  • L’assistenza è erogata in base al PEI (Piano Educativo Individualizzato) o alla documentazione clinica
  • Alcuni bandi regionali prevedono rimborsi o voucher per famiglie

✅ Come ottenerlo

  1. Verifica se il Comune o la Regione ha pubblicato un bando attivo
  2. Prepara i documenti:
    • Certificazione Legge 104 o DSA
    • ISEE aggiornato
    • Codice fiscale e documenti del minore
    • Eventuale PEI
  3. Presenta domanda entro i termini previsti
  4. Puoi anche chiedere informazioni alla scuola frequentata o all’ufficio servizi sociali

✅ Link utili (esempi)

Cerca “[assistenza scolastica + il tuo Comune]” per accedere al bando specifico della tua zona.

Avviso: Le informazioni fornite sono indicazioni generali. Per dettagli specifici o chiarimenti, si consiglia di rivolgersi agli uffici competenti o a un patronato.