
Congedo Parentale 2025: Novità e Aumenti dell’Indennità fino all’80% – Tutto quello che Devi Sapere
La Legge di Bilancio 2025 introduce importanti novità in materia di congedo parentale per lavoratori e lavoratrici dipendenti. Con la Circolare INPS n. 95 del 26 maggio 2025, arrivano chiarimenti fondamentali sull’elevazione dell’indennità economica per alcuni periodi di congedo, che rappresenta una svolta concreta nel supporto alla genitorialità.
Vediamo nel dettaglio cosa cambia, chi può beneficiarne, come presentare domanda e come si modifica l’aspetto retributivo del congedo parentale per chi lavora nel settore pubblico e privato.
Novità 2025: Indennità alzata fino all’80%
Grazie alla modifica dell’articolo 34, comma 1, del D.Lgs. 151/2001, introdotta dall’articolo 1, comma 217, della Legge 30 dicembre 2024, n. 207, si alza significativamente il livello dell’indennità riconosciuta durante il congedo parentale. In particolare:
- Il mese già previsto dalla Legge di Bilancio 2024 passa dal 60% all’80% della retribuzione.
- Viene aggiunto un ulteriore mese con un’indennità elevata dal 30% all’80%.
Questo significa che, nel 2025, ogni coppia genitoriale può contare su tre mesi retribuiti all’80%, fruibili entro i primi sei anni di vita del figlio o, in caso di adozione/affido, entro sei anni dall’ingresso in famiglia (ma comunque non oltre la maggiore età del minore).
A chi spetta l’indennità maggiorata?
Non tutti i lavoratori possono accedere a questa nuova indennità potenziata. Ecco chi rientra nella platea dei beneficiari:
- Lavoratori e lavoratrici dipendenti (settore privato o pubblico).
- Chi ha terminato il congedo di maternità o paternità dopo il 31 dicembre 2023 (per il primo mese all’80%) o dopo il 31 dicembre 2024 (per il secondo mese all’80%).
Restano esclusi:
- I lavoratori autonomi;
- I collaboratori iscritti alla Gestione Separata;
- Altre categorie non subordinate.
È importante sapere che solo il genitore dipendente può godere dell’indennità elevata, anche se l’altro genitore non ha diritto perché rientra in una categoria esclusa.
Dettaglio mesi retribuiti
Con la nuova normativa, la situazione è la seguente:
- 3 mesi indennizzati all’80%, di cui:
- 1 mese già introdotto dalla Legge di Bilancio 2023;
- 1 mese elevato dalla Legge di Bilancio 2024;
- 1 mese aggiunto con la Legge di Bilancio 2025.
- 6 mesi indennizzati al 30%, indipendentemente dal reddito.
- 2 mesi non retribuiti, salvo in casi specifici di reddito basso.
Il congedo può essere fruito in modalità flessibile: a mese intero, giornaliera o oraria, e i tre mesi retribuiti all’80% possono essere distribuiti tra entrambi i genitori o utilizzati da uno solo.
Come fare domanda per il congedo parentale 80%
Per accedere all’indennità elevata bisogna seguire la procedura standard per la richiesta del congedo parentale tramite:
- Portale INPS online;
- Patronato;
- Datori di lavoro (se previsto da accordi o CCNL).
Sarà necessario specificare la modalità di fruizione (giorni interi, frazionati o ore) e allegare eventuali documenti richiesti.
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Settore pubblico: chi paga e come si gestisce?
Per i dipendenti pubblici, le Amministrazioni sono direttamente responsabili sia del riconoscimento del diritto sia dell’erogazione del trattamento economico. Le PA dovranno seguire le nuove istruzioni operative, aggiornando i dati nelle sezioni Uniemens e ListaPosPA, secondo il flusso previsto per i lavoratori iscritti alla Gestione pubblica.
Uniemens e gestione contabile
I datori di lavoro privati dovranno aggiornare i flussi Uniemens – PosContributiva per indicare correttamente i nuovi codici previsti per l’indennità elevata.
Per i datori di lavoro pubblici, le informazioni vanno inserite nella ListaPosPA, con modalità leggermente diverse a seconda che si tratti di:
- PA con lavoratori iscritti alla Gestione pubblica;
- Datori privati con dipendenti gestiti in modalità pubblica.
La circolare fornisce istruzioni anche per le variazioni contabili, in modo da adeguare i sistemi alla nuova classificazione dell’indennità.
Perché questa novità è importante?
Questo intervento legislativo rappresenta un grande passo avanti nella valorizzazione della genitorialità, soprattutto per i padri, che negli ultimi anni sono sempre più incentivati a partecipare attivamente alla cura dei figli.
L’aumento dell’indennità rende più sostenibile economicamente l’astensione dal lavoro nei primi anni di vita del bambino, e va incontro alle esigenze delle famiglie moderne che cercano un equilibrio tra vita privata e lavorativa.
In conclusione
Con la Legge di Bilancio 2025, cambia il volto del congedo parentale: più tutela economica, maggiore flessibilità, e un chiaro messaggio di attenzione alle esigenze delle famiglie. È il momento giusto per informarsi, pianificare e approfittare di questa opportunità.
Se sei un lavoratore o una lavoratrice dipendente con figli piccoli, non perdere il diritto ai 3 mesi retribuiti all’80%. Resta aggiornato con noi per tutte le novità su maternità, paternità, welfare familiare e normative del lavoro.
Fonte; INPS Circolare numero 95 del 26-05-2025
Avviso: Le informazioni fornite sono indicazioni generali. Per dettagli specifici o chiarimenti, si consiglia di rivolgersi agli uffici competenti o a un patronato.