“Ciao Mamma, Ho Bisogno di Soldi Subito!”: Sventata la Truffa del Finto Figlio a Parma, Anziana Raggirata e poi Salvata dalla Polfer

Un allarme che rimbomba spesso nelle cronache, quello della truffa del finto parente, ha purtroppo colpito ancora. Questa volta, l’epilogo, seppur con un momento di sconforto per la vittima, ha visto un raggio di giustizia grazie alla prontezza della Polizia Ferroviaria di Parma. Una donna di 85 anni, sola in casa a Parma, è stata l’ultima bersaglio di un inganno ben collaudato, ma l’astuzia del truffatore si è scontrata con l’occhio vigile degli agenti, che hanno recuperato il maltolto e assicurato il malvivente alla giustizia.
L’Inganno al Telefono: La Pressione Emotiva sull’Anziana
Era una tranquilla tarda mattinata di lunedì scorso quando il telefono ha squillato nella casa di una donna di 85 anni a Parma. Dall’altra parte della cornetta, una voce che si spacciava per quella di suo figlio, ha pronunciato le parole che danno il titolo a questa vicenda: “Ciao mamma! Ho bisogno di soldi subito!”. L’anziana signora, colta di sorpresa e sola, è caduta immediatamente nel tranello emotivo.
Il truffatore, con la consueta insistenza che caratterizza queste frodi, ha continuato a chiedere denaro contante con urgenza. La vittima, angosciata per l’apparente emergenza del “figlio” e messa sotto una pressione psicologica crescente, si è dimostrata disponibile a consegnare tutto il denaro che aveva in casa: una modesta somma di 190 euro. Ma l’avidità del criminale non conosceva limiti. Non contento del contante, ha incalzato l’anziana, chiedendole di aggiungere anche l’oro in suo possesso. La donna, il cui unico pensiero era aiutare il figlio in difficoltà, ha purtroppo ubbidito, preparando i soldi e i suoi preziosi monili d’oro, avvolgendoli in un fazzoletto, in attesa di un fantomatico corriere che avrebbe bussato alla sua porta.
La Consegna del Bottino e la Fuga in Taxi
Poco dopo la telefonata, la parte più fredda e spregiudicata del piano si è concretizzata. Il truffatore, con modi gentili e rassicuranti, si è presentato personalmente all’abitazione dell’anziana. Senza alcuna difficoltà, è riuscito a impossessarsi del bottino: il fazzoletto contenente i 190 euro e i monili d’oro. Una volta ottenuto il maltolto, l’uomo è salito a bordo di un taxi, dirigendosi con apparente tranquillità verso la stazione ferroviaria di Parma, probabilmente convinto di averla fatta franca e di potersi allontanare indisturbato.
L’Intuizione della Polfer: La Svolta Imprevista alla Stazione
La fortuna del truffatore, però, stava per esaurirsi. La sua tranquillità è stata interrotta da un incontro inatteso: gli Agenti della Polizia Ferroviaria di Parma. Con il loro acume e la loro esperienza nel riconoscere atteggiamenti sospetti, i poliziotti hanno notato i movimenti dell’uomo, che con il suo fare circospetto ha attirato la loro attenzione.
L’intuizione si è rivelata subito efficace. Durante l’attività di identificazione, il truffatore ha tentato un gesto disperato e maldestro: ha provato a disfarsi del fazzoletto contenente la refurtiva, gettandolo in un cassonetto dell’immondizia. Ma il gesto non è passato inosservato agli occhi attenti degli agenti, che hanno immediatamente recuperato il prezioso carico.
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La Ricostruzione, la Denuncia e le Indagini in Corso
Sin dai primi accertamenti, le indagini hanno fatto emergere un quadro chiaro. L’uomo, identificato come A. S. di origini campane, era già noto alle forze dell’ordine e, in particolare, per aver già commesso altre truffe con modalità simili. I poliziotti sono riusciti a ricostruire in breve tempo l’intera dinamica della truffa messa a segno ai danni dell’anziana signora, e, cosa ancor più importante, sono riusciti a restituire il maltolto alla vittima.
L’uomo è stato pertanto denunciato a piede libero per il reato di truffa aggravata. A rendere ancora più grave la sua posizione è il fatto che abbia agito nella città di Parma nonostante fosse sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora nella sua città di origine. Per questa violazione delle misure cautelari, è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria.
Le indagini sono tutt’ora in corso, volte a determinare se ci siano altre persone coinvolte nel raggiro della sfortunata anziana e se il truffatore abbia colpito altre vittime in altre zone. Questo episodio sottolinea ancora una volta l’importanza di informare e sensibilizzare gli anziani sui pericoli delle truffe telefoniche e porta a porta, e la prontezza delle forze dell’ordine nel contrastare questi odiosi crimini.
Fonte: Questure Polizia di Stato, 13/06/2025 – Link: https://questure.poliziadistato.it/it/Parma/articolo/970684be4cc8cfa5710311966