
Bonus elettrico per disagio fisico: guida completa per chi ha diritto, come richiederlo e quanto si risparmia
In un periodo in cui il caro energia mette sempre più in difficoltà le famiglie italiane, il Bonus Elettrico per Disagio Fisico 2025 rappresenta una misura di sostegno concreta e fondamentale. Questa agevolazione è rivolta a coloro che, a causa di gravi condizioni di salute, necessitano dell’uso quotidiano di apparecchiature elettromedicali salvavita, spesso ad alto consumo energetico.
Questa guida ti aiuterà a capire chi ha diritto al bonus, come fare domanda, quali documenti servono e come funziona l’erogazione del contributo. Se nella tua famiglia c’è un componente affetto da una patologia grave e sei alla ricerca di informazioni chiare e aggiornate, sei nel posto giusto.
Che cos’è il Bonus Elettrico per Disagio Fisico?
Si tratta di uno sconto diretto sulla bolletta della luce pensato per i nuclei familiari in cui vive almeno una persona affetta da una patologia grave, che comporta l’uso di dispositivi elettromedicali necessari al mantenimento in vita. È un aiuto concreto per compensare l’aumento dei consumi elettrici causato dall’utilizzo continuo di questi macchinari.
Il bonus non dipende dal reddito: a differenza di altre agevolazioni, non è necessario presentare l’ISEE. Viene concesso indipendentemente dalla fascia economica del richiedente.
Chi ha diritto al bonus?
Hai diritto al Bonus Elettrico per Disagio Fisico se:
- Sei affetto da una grave malattia che richiede l’utilizzo continuo di apparecchiature elettromedicali salvavita.
- Oppure, vivi in una casa in cui risiede una persona malata in queste condizioni.
- Sei intestatario di una fornitura elettrica domestica (anche se il malato è un altro componente del nucleo familiare).
L’elenco delle apparecchiature che danno diritto al bonus è stato stabilito dal Ministero della Salute nel decreto del 13 gennaio 2011. Tra queste rientrano: ventilatori polmonari, concentratori di ossigeno, aspiratori, pompe per alimentazione enterale e dispositivi per la dialisi domiciliare, solo per citarne alcuni.
Documentazione necessaria
Per presentare la domanda dovrai preparare una serie di documenti essenziali:
- Certificato ASL che attesti:
- La presenza di una grave patologia.
- La necessità dell’uso di uno o più dispositivi elettromedicali salvavita.
- Il tipo di apparecchiatura utilizzata e le ore di utilizzo giornaliero.
- L’indirizzo presso cui è installata l’apparecchiatura.
- Documento d’identità e codice fiscale del richiedente e del malato (se sono due persone diverse).
- Modulo B debitamente compilato.
- Codice POD, reperibile sulla bolletta della luce: si tratta di un codice alfanumerico che inizia con “IT” e identifica in modo univoco il punto fisico in cui l’energia viene fornita.
- Potenza impegnata della fornitura elettrica.
Attenzione: Non è possibile sostituire la certificazione ASL con altri documenti, come l’invalidità civile.
Come e dove presentare la domanda?
La richiesta per il bonus va presentata presso:
- Il Comune di residenza del titolare della fornitura elettrica.
- Oppure presso un CAF abilitato o altro ente indicato dal Comune (come le Comunità Montane).
Nel caso in cui il richiedente non possa presentarsi personalmente, è possibile delegare un’altra persona compilando il Modulo D per la delega.
Quanto vale il bonus nel 2025?
L’importo del bonus varia in base a tre fattori:
- La potenza contrattuale della fornitura (ad esempio 3 kW, 3,5 kW, ecc.)
- Il tipo di apparecchiature elettromedicali salvavita utilizzate.
- Le ore giornaliere di utilizzo dichiarate e certificate dall’ASL.
Per il 2025, l’ammontare annuo del bonus va da un minimo di circa 167,90 € fino a oltre 543,85 €, distribuiti in rate direttamente nella bolletta elettrica, nell’arco di 12 mesi.
Ad esempio, per una famiglia con una potenza impegnata da 4,5 kW e consumo oltre i 1200 kWh/anno, il bonus può superare i 44 euro al mese, un aiuto concreto e costante.
Ti potrebbero interessare
- Bonus Assunzioni Giovani e Donne: tutte le opportunità e com...
- Bonus Sociale per Disagio Economico: Come Funziona e Come Ot...
- Diritti, Prestazioni e Tutele INPS per le Persone Affette da...
- Dal 12 maggio parte il Reddito di Libertà: un supporto concr...
- Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS): cos’...
Come sapere se il bonus è stato concesso?
Puoi verificare l’esito e lo stato della tua domanda in tre modi:
- Controllando la bolletta, che riporta l’importo del bonus applicato.
- Contattando il Comune o il CAF dove hai presentato la domanda.
- Accedendo al portale SGAte (www.bonusenergia.anci.it) con le credenziali SPID per seguire online lo stato della tua pratica.
Quando riceverò il bonus in bolletta?
In genere, il bonus viene erogato entro 2 mesi dalla presentazione della domanda, ma solo dopo che il sistema ha verificato la correttezza di tutti i documenti. In caso di problemi o documentazione incompleta, riceverai una comunicazione ufficiale con i motivi dell’eventuale mancata accettazione.
Il bonus va rinnovato ogni anno?
No, a differenza di altri bonus sociali, quello per disagio fisico viene erogato senza interruzioni finché il malato continua a utilizzare le apparecchiature salvavita. Tuttavia, eventuali variazioni (ad esempio cambio di apparecchiatura o aumento delle ore di utilizzo) vanno segnalate tramite nuova modulistica.
Inoltre, se hai ottenuto il bonus anni fa (ad esempio prima del 2013), puoi richiedere un adeguamento del contributo sulla base dei nuovi criteri, sempre compilando la modulistica aggiornata.
Quando può essere interrotto?
Il bonus può essere sospeso in caso di:
- Cessazione della fornitura elettrica.
- Trasferimento dell’utente in un altro domicilio.
- Interruzione dell’uso dei dispositivi elettromedicali.
- Esiti negativi nei controlli da parte del Comune o del distributore.
In questi casi, riceverai una comunicazione da parte del sistema SGAte con tutti i dettagli.
Perché è importante diffondere questa informazione?
Spesso, chi si prende cura di un malato cronico o con disabilità ignora l’esistenza di questo importante strumento. Una corretta informazione può fare la differenza tra un disagio economico aggravato e un supporto reale, costante, automatizzato.
Il bonus per disagio fisico è un diritto: non è un favore, né una concessione. È una misura di equità sociale che mira a compensare un consumo elettrico straordinario e inevitabile.
Conclusioni
Il Bonus Elettrico per Disagio Fisico 2025 è una misura semplice ma potente, in grado di alleggerire sensibilmente la bolletta delle famiglie che già affrontano situazioni di grande fragilità. Sapere come ottenerlo, mantenerlo attivo e richiedere eventuali adeguamenti è essenziale per garantire un minimo di sollievo nella gestione quotidiana della malattia.
Consulta il tuo Comune, recati al CAF più vicino o visita il sito ufficiale www.bonusenergia.anci.it per iniziare subito la procedura. Il tuo risparmio può iniziare già dalla prossima bolletta.
Fonte: ARERA
Avviso: Le informazioni fornite sono indicazioni generali. Per dettagli specifici o chiarimenti, si consiglia di rivolgersi agli uffici competenti o a un patronato.