Share

Bonus Assunzioni Giovani e Donne: tutte le opportunità e come ottenere gli incentivi

Il mondo del lavoro è in continua evoluzione, e oggi più che mai le aziende hanno l’opportunità di contribuire alla crescita occupazionale accedendo a nuove misure di sostegno pensate per favorire l’assunzione di giovani e donne. Due importanti decreti attuativi, appena adottati dai Ministeri del Lavoro e dell’Economia, aprono la strada a significativi incentivi per i datori di lavoro che decidono di investire sul capitale umano.

Stiamo parlando del Bonus Assunzioni Giovani e del Bonus Donne, due agevolazioni economiche valide a livello nazionale ma con condizioni particolarmente vantaggiose per chi opera all’interno della ZES Unica (Zona Economica Speciale del Mezzogiorno).

Scopriamo insieme tutti i dettagli, le condizioni per accedere ai benefici, le tempistiche e perché questi bonus rappresentano un’opportunità imperdibile per aziende lungimiranti.


Un doppio obiettivo: occupazione stabile e sviluppo territoriale

Le misure fanno parte del Programma “Giovani, Donne, Lavoro 2021-2027”, finanziato con fondi strutturali europei e nazionali, con lo scopo di promuovere occupazione stabile e pari opportunità. Ma non solo: sono strumenti strategici per incentivare lo sviluppo economico delle aree svantaggiate, in particolare quelle del Sud Italia.

Entrambe le agevolazioni prevedono un esonero totale dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, per un periodo massimo di 24 mesi. Ma vediamo nel dettaglio come funzionano.


Bonus Assunzioni Giovani 2024-2025: cos’è e come funziona

Il Bonus Giovani, introdotto dall’art. 22 del Decreto Legge n. 60/2024, è pensato per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro di ragazzi e ragazze under 35, che non hanno mai avuto un contratto a tempo indeterminato.

Chi può beneficiarne?

Possono richiedere il bonus tutti i datori di lavoro privati, esclusi i datori di lavoro domestico e quelli che attivano contratti di apprendistato. L’agevolazione è valida per tutte le assunzioni a tempo indeterminato effettuate tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025.

A quanto ammonta il beneficio?

L’esonero contributivo è pari al 100% dei contributi previdenziali dovuti, fino a un massimo di 500 euro mensili per lavoratore. Ma se l’assunzione avviene nella ZES Unica – cioè nelle regioni del Mezzogiorno – tra il 31 gennaio 2025 (data di autorizzazione della Commissione Europea) e il 31 dicembre 2025, il tetto sale a 650 euro al mese.

🔹 Durata massima dell’incentivo: 24 mesi
🔹 Spesa autorizzata per il 2025: 474,6 milioni di euro
🔹 Compatibilità: non cumulabile con altri esoneri, ma compatibile con la maxi deduzione del 120% prevista dal D.lgs. 216/2023


Bonus Donne 2024-2025: un aiuto concreto all’occupazione femminile

Il secondo strumento è il Bonus Donne, previsto dall’art. 23 del Decreto Legge n. 60/2024. In questo caso l’obiettivo è incentivare l’assunzione stabile di donne che hanno difficoltà di accesso al mondo del lavoro, promuovendo al tempo stesso l’inclusione sociale e l’autonomia economica femminile.

Quali requisiti deve avere la lavoratrice?

Il bonus può essere richiesto per l’assunzione a tempo indeterminato di donne:

  • Prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, residenti nella ZES Unica
  • Oppure prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, ovunque esse risiedano

Anche in questo caso, restano esclusi i rapporti di lavoro domestico e i contratti di apprendistato.

Dettagli del contributo

L’incentivo consiste nell’esonero totale dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per un massimo di 24 mesi, con un massimale di 650 euro al mese per lavoratrice, al netto dei premi INAIL.

🔹 Periodo valido per le assunzioni: 1° settembre 2024 – 31 dicembre 2025
🔹 Spesa autorizzata per il 2025: 121,7 milioni di euro
🔹 Compatibilità: non cumulabile con altri esoneri contributivi, ma compatibile con la deduzione fiscale del 120%


ZES Unica: un’opportunità extra per le imprese del Sud

Un elemento centrale di entrambi i bonus è la ZES Unica, che comprende tutte le regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Per le imprese che operano in queste regioni, l’agevolazione è ancora più generosa: il massimale mensile sale a 650 euro, rispetto ai 500 euro del resto d’Italia per i giovani, e viene applicato anche con criteri meno stringenti per le donne (bastano 6 mesi di inattività invece di 24).


Perché conviene attivarsi subito?

Con una finestra temporale ben definita e un budget assegnato, i bonus rappresentano una corsa contro il tempo. Una volta raggiunti i tetti di spesa autorizzati, infatti, gli incentivi non saranno più disponibili, e le aziende che non si sono mosse per tempo rischiano di perdere un’occasione preziosa.

Inoltre, approfittare di queste misure non solo permette un risparmio sui costi del personale, ma può essere anche una strategia per migliorare la reputazione aziendale, accedendo a premi o certificazioni legati alla responsabilità sociale d’impresa.


Come richiedere i bonus

I decreti attuativi sono stati ufficialmente approvati, e il passo successivo sarà l’emanazione delle circolari operative da parte dell’INPS, che spiegheranno le modalità tecniche per accedere all’incentivo.

Tuttavia, è fondamentale che le aziende inizino a prepararsi già da ora, verificando:

  • I requisiti dei candidati
  • La propria posizione contributiva
  • L’eventuale presenza di contratti attivi o cumulabilità
  • La residenza in ZES Unica, ove previsto

Un consulente del lavoro potrà essere di grande aiuto nel seguire la procedura corretta.


Conclusioni: il futuro passa dalle scelte di oggi

I nuovi bonus assunzioni per giovani e donne rappresentano molto più di un’agevolazione economica. Sono un invito concreto alle imprese italiane a investire nel rinnovamento, nella parità di genere e nello sviluppo territoriale. Un passo in avanti per un mercato del lavoro più inclusivo, stabile e moderno.

Che tu sia un imprenditore del Nord o del Sud Italia, questa è l’occasione perfetta per rafforzare il tuo team, ridurre il carico contributivo e contribuire a un’economia più giusta.

Fonte; Gov.it

Avviso: Le informazioni fornite sono indicazioni generali. Per dettagli specifici o chiarimenti, si consiglia di rivolgersi agli uffici competenti o a un patronato.