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Blitz Contro l’Abusivismo a Gela: Oltre 400 Chili di Ortofrutta Sequestrati e Tre Denunce

Una significativa azione congiunta tra la Polizia di Stato e la Polizia Municipale di Gela ha inferto un duro colpo al dilagante fenomeno dell’abusivismo commerciale ambulante che affligge il territorio. L’intervento, scattato l’11 giugno, ha portato non solo al sequestro e alla successiva distruzione di oltre 400 chili di prodotti ortofrutticoli, ma anche alla denuncia di tre persone, riaffermando l’impegno delle autorità nel garantire la legalità, il decoro urbano e, soprattutto, la sicurezza igienico-sanitaria dei cittadini.


La Prima Caccia: Banchi Improvvisati e Caos Stradale

Il primo controllo ha focalizzato l’attenzione su Via Generale Cascino. Qui, un 58enne e un 38enne avevano trasformato un tratto di strada in un vero e proprio punto vendita stanziale abusivo, operando in totale assenza delle licenze necessarie. Con pedane, cassette e ombrelloni, occupavano circa 5 metri quadrati della sede stradale, esponendo al pubblico circa 90 chili di ortofrutta. Questa situazione non solo rappresentava una chiara violazione delle normative sul commercio, ma generava anche un notevole disagio e ostacolo per la circolazione veicolare e pedonale, minando la fluidità e la sicurezza del traffico.

Gli agenti, agendo con prontezza, hanno proceduto al sequestro penale di tutta l’attrezzatura utilizzata per allestire il banco, inclusi pedane, cassette e ombrelloni. I due responsabili sono stati immediatamente denunciati per occupazione abusiva di suolo pubblico, oltre che per deturpamento e imbrattamento. La merce è stata confiscata e sono state applicate le sanzioni previste per la vendita abusiva. L’intera quantità di ortofrutta è stata avviata alla distruzione, in quanto priva di qualsiasi garanzia di igiene e tracciabilità.


Il Secondo Fronte: Itinerante Solo sulla Carta, Pericolo per la Salute

L’operazione è proseguita con un sopralluogo in un’altra area critica, all’angolo tra Via Venezia e Via Corinto, dove un’ulteriore attività di vendita di ortofrutta era sotto osservazione. Qui, un 62enne di Gela, sebbene in possesso di un’autorizzazione per la vendita in forma itinerante, aveva completamente disatteso tale condizione. L’uomo occupava stabilmente e abusivamente circa 40 metri quadrati di suolo pubblico, trasformando il suo furgone in un banco fisso.

Frutta e verdura erano esposte direttamente sulla strada, lungo lo spartitraffico e sui marciapiedi che dividono le due corsie parallele di Via Venezia. Questa pratica, oltre a generare un significativo disagio per la viabilità e per i pedoni, sollevava gravi preoccupazioni per la salute pubblica. La merce era costantemente esposta a gas di scarico e polveri provenienti dalla trafficata arteria stradale, compromettendo seriamente la sua igiene e la sua sicurezza per il consumo. Gli agenti hanno quindi proceduto al sequestro di circa 320 chili di prodotti ortofrutticoli, applicando una sanzione amministrativa di 309 euro e la confisca della merce, in conformità con le normative regionali sulla vendita e il codice penale.


Minacce agli Operatori e Mancanza di Tracciabilità: I Rischi dell’Illegale

Durante le fasi dell’accertamento, il titolare di una delle attività abusive ha persino minacciato uno degli operatori intervenuti, un comportamento inaccettabile che ha portato a un’ulteriore segnalazione a suo carico.

Un aspetto cruciale emerso da questa operazione è stata l’impossibilità di destinare la merce sequestrata a enti benefici, nonostante la sua apparente buona qualità. Il motivo? La totale assenza di qualsiasi certificato di tracciabilità. Senza un’origine certa, non è stato possibile escludere l’eventuale utilizzo di prodotti nocivi o coltivati in condizioni non sicure, rendendo la distruzione l’unica via per tutelare la salute dei cittadini. La mancanza di tracciabilità non è solo una violazione amministrativa, ma un serio rischio per il consumatore.


La Lotta Continua: Dalle Sanzioni Penali alla Tutela della Legalità

Per le violazioni di natura penale, in considerazione dell’occupazione protratta nel tempo del suolo pubblico, si è proceduto a contestare il reato di invasione di terreni pubblici, deturpamento e imbrattamento. Gli Agenti hanno anche sequestrato gli strumenti utilizzati per commettere l’illecito, nello specifico 30 pedane e 2 ombrelloni.

Le indagini sono attualmente in corso e la responsabilità dei denunciati, in virtù del principio di non colpevolezza, sarà accertata solo in seguito a sentenza definitiva. Tuttavia, questa operazione interforze di Polizia di Stato e Polizia Municipale di Gela invia un messaggio inequivocabile: l’abusivismo non solo deturpa la città e crea disagi, ma rappresenta un rischio concreto per la salute e la sicurezza pubblica. La vigilanza sul territorio proseguirà senza sosta per garantire che il commercio avvenga sempre nella legalità e a tutela di tutti i cittadini.


Fonte: Questure Polizia di Stato, 12/06/2025 – Link: https://questure.poliziadistato.it/it/Caltanissetta/articolo/2473684abb2f57803905837328

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