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Blitz al Parco Cappuccini: Operazione Interforze contro Spaccio e Microcriminalità

A Bolzano hanno fatto sul serio! Martedì 17 e giovedì 19 giugno la Polizia di Stato ha organizzato due operazioni straordinarie che hanno messo sottosopra il capoluogo altoatesino. E stavolta hanno fatto le cose in grande, chiamando a raccolta tutte le forze dell’ordine.

Tutti in Campo

Il Questore Giuseppe Ferrari non ha scherzato: ha messo in campo un vero e proprio esercito. Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza con tanto di unità cinofila e Polizia Municipale. Insomma, un dispiegamento di forze che non si vedeva da tempo.

L’obiettivo era chiaro: dare una bella ripulita alle zone più problematiche della città, soprattutto quelle dove spaccio e microcriminalità la fanno da padrone. E come sempre, il mirino è finito dritto su Parco Cappuccini.

Il Solito Parco Cappuccini

Ma perché sempre lì? Semplice: è diventato il ritrovo preferito di spacciatori e delinquenti vari. Durante il servizio hanno identificato e controllato decine di persone che se ne stavano comodamente sui prati, probabilmente non proprio per fare un picnic.

Tra questi, hanno beccato un certo K.M., cittadino gambiano, che evidentemente non aveva capito che non era il benvenuto in città. Il tizio aveva già collezionato ben 9 ordini di allontanamento da Bolzano, ma continuava a tornare come niente fosse. Stavolta però l’hanno denunciato per inottemperanza al divieto di ritorno.

I Numeri dell’Operazione

In totale hanno identificato 43 cittadini extracomunitari, la maggior parte dei quali con precedenti di polizia. Insomma, non proprio dei turisti in gita. E poi c’è stata la ciliegina sulla torta: l’unità cinofila della Guardia di Finanza ha scovato 7,8 grammi di hashish abbandonati chissà dove.

Non sarà stata la retata del secolo, ma almeno hanno mandato un segnale chiaro: a Bolzano non si scherza più.

La Mia Opinione

Francamente, era ora che facessero qualcosa di concreto. Parco Cappuccini era diventato una zona franca dove chiunque poteva fare quello che voleva. I cittadini onesti non potevano nemmeno attraversarlo senza sentirsi a disagio.

Il fatto di aver coinvolto tutte le forze dell’ordine insieme dimostra che finalmente hanno capito che serve fare squadra per ottenere risultati. Non basta mandare una pattuglia ogni tanto, ci vuole un’azione coordinata e massiccia.

Il Messaggio è Chiaro

Quello che mi piace di questa operazione è che hanno mandato un messaggio chiaro: chi pensa di poter trasformare i parchi pubblici in centrali dello spaccio si sbaglia di grosso. E soprattutto, chi ha un divieto di ritorno farebbe bene a rispettarlo, altrimenti prima o poi la paga.

Certo, 7,8 grammi di hashish non sono chissà che scoperta, ma almeno è un inizio. E poi il fatto di aver identificato 43 persone con precedenti fa capire che in quel parco non si radunava proprio la crema della società.

Speriamo Che Continui

L’importante è che non sia stata solo una sparata per far vedere che si fa qualcosa. Operazioni come queste dovrebbero essere la norma, non l’eccezione. I cittadini di Bolzano hanno il diritto di vivere in una città sicura e di poter usare i parchi pubblici senza dover fare lo slalom tra spacciatori e delinquenti.

Spero che il Questore Ferrari continui su questa strada e che queste operazioni diventino sempre più frequenti. Solo così si può davvero cambiare la situazione.


Fonte: Questura di Bolzano

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