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Bar Chiuso a Cuveglio: Quando il POS Diventa un “Bancomat” per le Slot

Altro giro, altra multa. Stavolta tocca a un bar di Cuveglio, in provincia di Varese, che ha dovuto abbassare le serrande per cinque giorni. Il motivo? Il titolare aveva trovato un modo “creativo” per far giocare i clienti alle slot anche quando erano a secco di contanti. Peccato che fosse completamente illegale.

La Scena del Crimine (Quasi da Film)

Immaginate la scena: una signora entra nel locale, ordina una birra e poi chiede 40 euro in contanti. Niente di strano, direte voi. Il problema è che paga tutto con il bancomat, compresa la “mancia” di 40 euro che finisce dritta dritta nelle macchinette. Un vero e proprio escamotage per aggirare le regole.

La Polizia Amministrativa di Varese, che evidentemente non è nata ieri, ha beccato sul fatto questa operazione durante un controllo di routine. I poliziotti hanno interrotto la transazione proprio mentre il titolare stava impostando l’importo sul POS. Tempismo perfetto, direi.

Un Sistema Rodato (e Illegale)

Ma la cosa più grave è che non si trattava di un episodio isolato. Gli accertamenti hanno dimostrato che il barista aveva fatto la stessa cosa più volte nella stessa giornata. Praticamente aveva trasformato il suo POS in una specie di sportello bancomat per i giocatori più accaniti.

Questo trucchetto permetteva ai clienti di continuare a giocare alle VLT anche quando avevano finito i soldi in tasca. Una manna dal cielo per chi ha problemi con il gioco, ma una vera e propria violazione delle norme bancarie e del gioco lecito.

Perché È Così Grave?

Ora, qualcuno potrebbe dire: “E che sarà mai, una birra e qualche euro in più”. Ma il punto è un altro. Le regole sui giochi esistono proprio per proteggere le persone più vulnerabili. Quando finiscono i contanti, dovrebbe essere un segnale di stop naturale.

Invece, con questo sistema, il barista stava praticamente incoraggiando la ludopatia. Perché se hai la carta di credito, puoi continuare a giocare all’infinito, senza renderti conto di quanto stai davvero spendendo. È un po’ come dare da bere a un alcolizzato: tecnicamente puoi farlo, ma moralmente è sbagliato.

Le Conseguenze (Che Non Sono Uno Scherzo)

Il Questore di Varese non ha scherzato: cinque giorni di chiusura forzata. E fidatevi, per un esercizio commerciale perdere cinque giorni di incassi non è una bazzecola, soprattutto in estate quando il giro d’affari è maggiore.

Questa storia dovrebbe far riflettere tutti i gestori di bar e locali con slot machine. Le regole ci sono per un motivo preciso, e cercare di aggirarle conviene sempre meno. La Polizia Amministrativa ha gli occhi aperti e i controlli sono sempre più frequenti.

La Morale della Storia

In fondo, è sempre la stessa storia: quando si cerca di fare i furbi, prima o poi si viene beccati. E il prezzo da pagare è sempre più alto del guadagno illegale che si pensava di ottenere. Meglio stare nelle regole, no?


Fonte: Questure Polizia di Stato – Varese

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