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Acireale e Giarre nel mirino: tre sale scommesse beccate senza licenza

Il mondo delle scommesse in provincia di Catania è finito sotto la lente d’ingrandimento della Polizia di Stato. Stavolta è toccato ad Acireale e Giarre, dove i controlli hanno fatto emergere una situazione tutt’altro che regolare. Tre titolari di centri scommesse si sono ritrovati con una denuncia in tasca per aver operato al di fuori delle regole.

Due centri completamente abusivi

Partiamo dai casi più gravi. Ad Acireale due centri scommesse lavoravano come se niente fosse, ma in realtà erano completamente fuori legge. Non avevano la licenza del Questore, che è obbligatoria per questo tipo di attività secondo il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Praticamente stavano raccogliendo scommesse sportive e virtuali senza alcuna autorizzazione.

La cosa ancora più grave? Si appoggiavano a un bookmaker estero che nemmeno lui aveva la concessione dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Insomma, irregolarità su irregolarità. È come guidare senza patente su una macchina senza assicurazione – quando ti beccano, sono guai seri.

Il terzo caso: licenza sì, ma comunicazioni dimenticate

Il terzo centro scommesse aveva una situazione diversa ma comunque problematica. Il titolare la licenza ce l’aveva, ma aveva fatto una mossa azzardata: aveva trasferito l’attività in un altro locale senza comunicarlo alle autorità per più di 30 giorni. Può sembrare una sciocchezza, ma la legge è chiara su questo punto.

Quando hai una licenza per le scommesse, ogni cambiamento deve essere comunicato tempestivamente. Non è burocrazia fine a se stessa: serve a tenere tutto sotto controllo e evitare che l’attività sfugga ai controlli delle forze dell’ordine.

Perché questi controlli sono così importanti

Dietro questi controlli c’è molto di più di quello che si vede in superficie. Non si tratta solo di verificare se le carte sono in regola. Il problema è che le scommesse illegali aprono la porta a rischi molto seri: infiltrazioni della criminalità organizzata, evasione fiscale e concorrenza sleale verso chi invece rispetta le regole.

Il CO.PRe.G.I. (Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale) non è nato per caso. Questo organismo, guidato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli insieme alle forze di polizia, ha il compito di coordinare i controlli su tutto il territorio. L’obiettivo? Prevenire situazioni di illegalità prima che diventino ingestibili.

Un settore sotto osservazione

Il mercato delle scommesse è un business milionario, e proprio per questo attira interessi di ogni tipo. Chi opera senza licenze non solo evade le tasse, ma può anche diventare un punto di riferimento per attività poco pulite. Ecco perché la Polizia di Stato non molla la presa su questo settore.

I controlli ad Acireale e Giarre sono stati condotti dal Commissariato locale insieme ai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Un lavoro di squadra che dimostra quanto sia importante la collaborazione tra enti diversi per tenere pulito questo mercato.

Ora i tre titolari dovranno rispondere delle loro azioni davanti all’Autorità Giudiziaria. Naturalmente vale sempre la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva, ma intanto il messaggio è chiaro: chi vuole operare nel settore delle scommesse deve farlo rispettando tutte le regole del gioco.

Fonte: Questura di Catania – Controlli centri scommesse

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