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Pensioni e contributi: novità INPS per i dipendenti pubblici cessati prima del 2010

Hai lavorato nel settore pubblico e sei cessato dal servizio prima del 31 luglio 2010 senza aver maturato il diritto alla pensione? Ci sono importanti novità che ti riguardano. L’INPS, con il messaggio n. 1431 del 7 maggio 2025, ha chiarito i passaggi per chi vuole proseguire i versamenti volontari e valorizzare i contributi. Una vera occasione da non perdere, ma con precise condizioni e termini da rispettare.

Vediamo nel dettaglio cosa cambia per gli iscritti alle principali casse previdenziali pubbliche: CPDEL, CPS, CPI, CPUG e CTPS.


Chi riguarda questa novità?

Le nuove indicazioni dell’INPS si rivolgono ai lavoratori pubblici che:

  • Erano iscritti a una delle seguenti casse:
    • CPDEL – Cassa Pensioni Dipendenti Enti Locali
    • CPS – Cassa Pensioni Sanitari
    • CPI – Cassa Pensioni Insegnanti
    • CPUG – Cassa Pensioni Ufficiali Giudiziari
    • CTPS – Cassa Trattamenti Pensionistici dei dipendenti dello Stato
  • Hanno cessato il servizio prima del 31 luglio 2010
  • Non avevano maturato il diritto alla pensione alla data della cessazione

Per queste categorie, l’Istituto offre la possibilità di proseguire con versamenti volontari e di chiedere, nei tempi stabiliti, il riscatto o la ricongiunzione dei periodi lavorativi non ancora valorizzati.


Contributi volontari: quando e come richiederli

Per continuare a costruire la propria pensione, anche dopo l’uscita dal lavoro, è possibile chiedere l’autorizzazione al versamento dei contributi volontari. Questo permette di coprire i periodi successivi alla cessazione del servizio con nuovi contributi validi ai fini pensionistici.

Chi può fare domanda:

  • Tutti gli iscritti CPDEL, CPS, CPI, CPUG e CTPS cessati prima del 31 luglio 2010 senza diritto a pensione.
  • È necessario chiedere autorizzazione all’INPS prima di iniziare a versare.

Attenzione: non è possibile valorizzare periodi precedenti (ad esempio riscatto laurea o servizio militare) mentre si versano contributi volontari, se i termini previsti per legge sono scaduti.


Differenze tra le varie casse previdenziali

Le condizioni cambiano in base alla cassa di appartenenza:

1. CTPS – Dipendenti statali

Per chi era iscritto alla CTPS, la normativa prevede la costituzione automatica della posizione presso il Fondo Pensione Lavoratori Dipendenti (FPLD) dell’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO), come previsto dalla legge n. 322/1958.

Cosa significa?

  • La posizione assicurativa si crea d’ufficio.
  • Non è possibile presentare successivamente domande di riscatto, ricongiunzione, computo o accredito figurativo.
  • È ammessa solo la richiesta di contributi volontari, ma entro i limiti temporali previsti dalla legge.

Un’eccezione riguarda chi aveva già la contribuzione minima per la pensione di vecchiaia ma non l’età pensionabile: in questo caso si può chiedere l’autorizzazione anche dopo il 2024, a condizione di non voler valorizzare altri periodi.

2. CPDEL, CPS, CPI e CPUG

Per queste casse, la costituzione della posizione presso il FPLD non è automatica, ma avviene solo su domanda dell’interessato.

Tuttavia:

  • Non si può chiedere il riscatto, la ricongiunzione o altri accrediti se i termini decadenziali sono scaduti.
  • Anche qui si può chiedere l’autorizzazione al versamento dei contributi volontari, ma non si possono valorizzare altri periodi mentre i versamenti sono in corso.

Termini decadenziali: cosa sono e perché sono importanti

Uno degli aspetti fondamentali sottolineati dall’INPS è il rispetto dei termini decadenziali: si tratta di limiti di tempo fissati per legge entro i quali è possibile chiedere:

  • Il riscatto di periodi di studio, servizio militare o lavoro non coperto da contribuzione
  • La ricongiunzione di contributi versati in gestioni diverse
  • Il computo di servizi svolti in enti pubblici
  • L’accredito figurativo di determinati periodi non lavorati (malattia, maternità, ecc.)

Se il lavoratore non ha rispettato questi termini, non potrà più presentare domanda per tali operazioni, nemmeno se sta versando contributi volontari.


Cosa succede se hai già presentato la domanda?

L’INPS chiarisce che non saranno revocati i provvedimenti già concessi prima del messaggio n. 2802/2024. Quindi, se hai già ottenuto la valorizzazione di periodi contributivi prima di quella data, il tuo diritto non viene toccato.


Circolare INPDAP n. 11/2006: cosa cambia

Con queste nuove indicazioni, viene parzialmente modificata la circolare n. 11 del 17 maggio 2006 dell’ex INPDAP.

  • Viene confermato che i termini decadenziali restano validi anche per chi chiede oggi la valorizzazione di contributi.
  • Si ribadisce che le domande vanno presentate entro i limiti di legge, anche se l’assicurato sta versando contributi volontari.

Conclusione: cosa fare adesso?

Se rientri tra i dipendenti pubblici cessati prima del 2010 senza pensione, ti consigliamo di:

  1. Verificare la tua cassa di appartenenza (CPDEL, CPS, CPI, CPUG o CTPS)
  2. Controllare se hai diritto o meno alla pensione
  3. Se non hai ancora maturato il diritto, valuta la possibilità di:
    • Chiedere l’autorizzazione al versamento di contributi volontari
    • Presentare (se sei ancora nei termini) domande di riscatto o ricongiunzione

Queste operazioni sono fondamentali per non perdere anni di contributi e garantirti una pensione futura dignitosa. Non aspettare: i termini sono vincolanti e non saranno riaperti.


Hai bisogno di assistenza?

Contatta un patronato o rivolgiti direttamente all’INPS tramite il servizio online “Gestione Dipendenti Pubblici” per valutare il tuo caso specifico. Puoi anche richiedere una consulenza personalizzata per capire come massimizzare i tuoi contributi pensionistici.

Fonte: INPS

Avviso: Le informazioni fornite sono indicazioni generali. Per dettagli specifici o chiarimenti, si consiglia di rivolgersi agli uffici competenti o a un patronato.