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Incentivo Donne 2025: Assumi Talento Femminile e Risparmia fino a 6.000€ all’anno

Se sei un datore di lavoro alla ricerca di nuovi talenti e vuoi contribuire a rendere il mondo del lavoro più equo e inclusivo, l’incentivo Donne 2025 è un’opportunità che non puoi lasciarti sfuggire. Questo incentivo è stato pensato per sostenere l’occupazione femminile stabile, migliorando l’inserimento lavorativo delle donne considerate “svantaggiate”, secondo parametri ben precisi. Ma è anche una leva concreta per le aziende, che possono ottenere un esonero totale dei contributi fino a 6.000 euro l’anno per ogni lavoratrice assunta.

Scopriamo insieme cos’è, come funziona e perché conviene sfruttarlo.


Cos’è l’incentivo Donne 2025?

Si tratta di un’agevolazione contributiva rivolta ai datori di lavoro privati, finalizzata a incentivare l’assunzione di donne in condizioni di svantaggio occupazionale. L’obiettivo è duplice: ridurre il divario di genere nel mercato del lavoro e favorire contratti stabili e duraturi per le lavoratrici.

L’incentivo prevede un esonero totale del versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, fino a un massimo di 6.000 euro annui. La durata del beneficio varia a seconda del tipo di contratto:

  • 12 mesi per le assunzioni a tempo determinato;
  • 18 mesi per le assunzioni a tempo indeterminato o per la trasformazione di un contratto a termine già agevolato.

Chi può essere assunto con questa agevolazione?

La misura si rivolge a donne che rientrano in una di queste quattro categorie di svantaggio, da verificare al momento dell’assunzione o trasformazione del contratto:

  1. Donne over 50, disoccupate da più di 12 mesi;
  2. Donne di qualsiasi età, residenti in regioni che beneficiano dei fondi strutturali europei, prive di impiego regolare da almeno 6 mesi;
  3. Donne impiegate in settori a forte disparità occupazionale di genere, disoccupate da almeno 6 mesi;
  4. Donne di qualsiasi età, ovunque residenti, senza un impiego retribuito da almeno 24 mesi.

L’assunzione deve avvenire con contratti a tempo determinato, indeterminato, oppure tramite trasformazione di un contratto a tempo determinato già attivo.


Chi può accedere all’incentivo?

Possono accedere all’agevolazione tutti i datori di lavoro privati, ad esclusione di:

  • imprese del settore finanziario;
  • datori di lavoro domestico (colf, badanti, baby sitter);
  • aziende che impiegano dirigenti o personale con contratto dirigenziale.

Anche le proroghe dei contratti a termine rientrano nel beneficio, purché il periodo complessivo coperto dall’esonero non superi i 12 mesi.


Quali contratti sono esclusi?

Non tutti i tipi di contratto rientrano nel perimetro dell’agevolazione. In particolare, sono esclusi:

  • Contratti di apprendistato;
  • Contratti di lavoro intermittente o a chiamata;
  • Prestazioni occasionali;
  • Contratti con dirigenti;
  • Rapporti nati come prosecuzione automatica di un contratto di apprendistato.

Come funziona il beneficio?

L’incentivo consiste in un esonero contributivo pari al 100% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, fino al limite massimo di 6.000 euro all’anno per ogni lavoratrice assunta.

Le durate dell’esonero sono:

  • 12 mesi per le assunzioni a tempo determinato;
  • 18 mesi per quelle a tempo indeterminato o per trasformazioni.

Nel caso di proroghe di contratti a termine già agevolati, il beneficio può essere esteso fino a un massimo complessivo di 12 mesi.


Come si richiede?

La procedura è gestita dall’INPS, tramite il proprio portale online. Il datore di lavoro, o il consulente del lavoro delegato, può inviare la richiesta a partire dall’11 novembre 2021 (data di attivazione ufficiale della misura) utilizzando i canali indicati nei Messaggi INPS di riferimento.

L’incentivo è retroattivo per le assunzioni effettuate dal 1° gennaio 2021 al 30 giugno 2022, mentre per i periodi successivi è necessario attendere l’autorizzazione della Commissione Europea, come previsto dall’art. 108 del Trattato sul Funzionamento dell’UE.


Fondi e normativa di riferimento

Questo incentivo è cofinanziato dal PON SPAO, attraverso risorse europee React-EU nell’ambito del Fondo Sociale Europeo. Rientra tra le misure previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per l’occupazione femminile.

Ecco i principali riferimenti normativi:

  • Legge 28 giugno 2012, n. 92 (art. 4, commi da 9 a 11);
  • Legge di Bilancio 2021 (Legge 30 dicembre 2020, n. 178);
  • Circolare INPS n. 32 del 22 febbraio 2021;
  • Messaggio INPS n. 1421 del 6 aprile 2021;
  • Messaggio INPS n. 403 del 26 gennaio 2022.

Perché conviene?

L’incentivo Donne non è solo un’opportunità per ottenere un risparmio fiscale, ma è anche un passo importante verso una cultura del lavoro più inclusiva e meritocratica. Investire nel lavoro femminile significa puntare su risorse altamente competenti, spesso sottoutilizzate, e contribuire alla riduzione del gender gap nel mercato del lavoro.

In più, la stabilizzazione delle lavoratrici consente alle aziende di costruire team solidi, capaci di innovare e crescere nel tempo.


Conclusione

Se hai un’azienda e stai cercando un modo per crescere, risparmiare e fare la differenza nella tua comunità, l’incentivo Donne 2025 è la soluzione perfetta. Assumere donne in condizioni svantaggiate non è solo un obbligo morale o una formalità, ma una strategia vincente, sostenibile e incentivata dallo Stato e dall’Unione Europea.

Non perdere questa occasione. Informati, valuta i profili e agisci ora. Il talento è donna… e oggi costa meno!

Fonte: https://www.lavoro.gov.it/temi-e-priorita/occupazione/focus/incentivi-alloccupazione/pagine/donne

Avviso: Le informazioni fornite sono indicazioni generali. Per dettagli specifici o chiarimenti, si consiglia di rivolgersi agli uffici competenti o a un patronato.