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Gestione Separata INPS: cos’è, come funziona e a chi si rivolge

Nel panorama previdenziale italiano, uno degli strumenti più discussi e spesso fraintesi è la Gestione Separata INPS. Istituita nel 1995 con l’obiettivo di estendere la tutela previdenziale a categorie di lavoratori fino ad allora escluse dai regimi tradizionali, la Gestione Separata è oggi un pilastro fondamentale per milioni di professionisti, collaboratori e lavoratori autonomi. Se sei un freelance, un titolare di partita IVA o un collaboratore occasionale, questo articolo ti spiega tutto ciò che devi sapere: cos’è, come funziona, quali aliquote si applicano nel 2025, e come cambia il tuo futuro pensionistico.


Che cos’è la Gestione Separata?

La Gestione Separata è un fondo previdenziale dell’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale), nato con la Legge 335/1995 (Riforma Dini). La sua finalità principale era includere nel sistema pensionistico i lavoratori atipici, ovvero coloro che non rientravano nei tradizionali regimi previdenziali come il Fondo Lavoratori Dipendenti o le casse professionali.

Nel tempo, la Gestione Separata ha assunto un ruolo cruciale nella tutela di:

  • Collaboratori coordinati e continuativi (co.co.co.)
  • Professionisti senza cassa di previdenza
  • Amministratori e sindaci di società
  • Partecipanti a collegi e commissioni
  • Titolari di borse di studio o assegni di ricerca
  • Lavoratori occasionali
  • Venditori porta a porta (con reddito superiore a 5.000 €)
  • Autori di opere dell’ingegno

Come funziona la Gestione Separata?

Il funzionamento della Gestione Separata si basa su un meccanismo contributivo a capitalizzazione individuale: ogni soggetto versa i contributi in proporzione al reddito prodotto, e questi alimentano il proprio “montante contributivo”, che verrà poi trasformato in pensione secondo il sistema contributivo puro.

Le caratteristiche principali sono:

  • Contributi a carico del lavoratore e/o committente, a seconda della tipologia contrattuale.
  • Aliquote variabili in base alla natura dell’attività.
  • Versamenti trimestrali o annuali, spesso tramite modello F24.
  • Pensione calcolata interamente col sistema contributivo.

Chi deve iscriversi alla Gestione Separata?

L’iscrizione è obbligatoria per tutte le persone fisiche che:

  • Svolgono attività lavorativa autonoma non iscritta ad altra gestione INPS.
  • Non sono iscritti ad alcuna cassa professionale (come Inarcassa, ENPAP, ENPAV, etc.).
  • Percepiscono compensi per attività che generano redditi assimilati al lavoro dipendente (come le co.co.co.) o redditi di lavoro autonomo privi di cassa.

In pratica, se emetti fattura con partita IVA per attività professionale senza essere iscritto a un albo con relativa cassa previdenziale, sei tenuto a iscriverti alla Gestione Separata.


Le aliquote contributive INPS Gestione Separata 2025

Ogni anno, l’INPS stabilisce le aliquote di contribuzione per la Gestione Separata, differenziandole a seconda della tipologia di lavoratore

Per il 2025, le aliquote previste sono:

Tipologia di lavoratoreAliquota INPS 2025Diritti (malattia, maternità, disoccupazione)
Collaboratori (co.co.co)33,72%
Professionisti senza cassa26,07%No
Professionisti senza cassa con tutele33,72%

Nota bene: per godere delle tutele assistenziali (maternità, malattia, congedi, ecc.) è necessario versare l’aliquota intera al 33,72%.

L’aliquota si applica sul reddito netto percepito, fino al massimale contributivo fissato dall’INPS. È importante ricordare che l’ammontare dei contributi influisce direttamente sull’importo della futura pensione.


Come si versano i contributi?

Il metodo di versamento cambia in base alla tipologia di attività:

  • Collaboratori: i contributi sono versati direttamente dal committente (come avviene per i lavoratori dipendenti).
  • Professionisti con partita IVA: devono versare i contributi autonomamente tramite modello F24, alle scadenze fiscali previste (30 giugno, 30 novembre, ecc.).

Il codice tributo da indicare per la Gestione Separata è generalmente CXX o PXX, a seconda della posizione e dell’attività svolta.


Prestazioni garantite dalla Gestione Separata

Contrariamente a quanto molti credono, la Gestione Separata non serve solo per la pensione di vecchiaia. Offre, infatti, una serie di prestazioni assistenziali e indennità:

  • Pensione di vecchiaia: a partire dai 67 anni, con almeno 20 anni di contributi.
  • Pensione anticipata: con almeno 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi per le donne), solo in casi specifici.
  • Indennità di maternità e paternità
  • Indennità di malattia
  • Congedo parentale
  • Indennità di disoccupazione (DIS-COLL), per collaboratori disoccupati involontariamente

Attenzione però: non tutte le categorie iscritte hanno diritto a queste prestazioni. Solo chi versa l’aliquota piena può accedere alla maggior parte dei benefici.


Vantaggi e svantaggi della Gestione Separata

Come ogni sistema previdenziale, anche la Gestione Separata presenta pro e contro.

Vantaggi:

  • Semplicità di accesso e registrazione.
  • Possibilità di accumulare contribuzione anche per attività occasionali o discontinue.
  • Flessibilità per chi ha una doppia attività o più committenti.
  • Tutele crescenti negli ultimi anni (es. DIS-COLL, maternità).

Svantaggi:

  • Aliquote elevate (fino al 33,72%) senza possibilità di detrazione specifica.
  • Nessuna garanzia di pensione minima.
  • Pensione calcolata esclusivamente col sistema contributivo.
  • Assenza di ammortizzatori sociali per alcune categorie.

Cosa succede se non ti iscrivi?

Chi è obbligato ma non si iscrive alla Gestione Separata, oppure non versa correttamente i contributi, rischia:

  • Accertamenti da parte dell’INPS, con conseguenti sanzioni.
  • Recupero forzato dei contributi con interessi e more.
  • Esclusione dalle tutele previdenziali e impossibilità di maturare diritti pensionistici.
  • Sanzioni fiscali, soprattutto in caso di emissione di fatture senza contribuzione.

Come iscriversi alla Gestione Separata

L’iscrizione si effettua online, tramite il portale ufficiale dell’INPS:

  1. Accedi al sito www.inps.it con SPID, CIE o CNS.
  2. Vai nella sezione “Prestazioni e servizi” > “Iscrizione alla Gestione Separata”.
  3. Compila il modulo telematico con i tuoi dati anagrafici e professionali.
  4. Riceverai una comunicazione di conferma e il tuo codice identificativo INPS.

Conclusione

La Gestione Separata INPS è uno strumento fondamentale per garantire un minimo di tutela previdenziale ai professionisti e ai lavoratori atipici del nuovo mercato del lavoro. Se lavori come freelance o con contratti non subordinati, ignorare questo meccanismo può costarti caro, sia in termini di sanzioni, sia per la tua sicurezza futura. Una corretta iscrizione e una buona pianificazione dei contributi possono invece aprire la strada a una vecchiaia più serena e a un sistema di welfare personale più robusto.

Fonte: INPS

Avviso: Le informazioni fornite sono indicazioni generali. Per dettagli specifici o chiarimenti, si consiglia di rivolgersi agli uffici competenti o a un patronato.