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Aprile 30, 2025

Richiamo Latte Giglio: attenzione al lotto 15/05/25 B per rischio fisico

Una notizia importante che riguarda un prodotto alimentare di uso quotidiano presente in moltissime case italiane: il latte intero pastorizzato a temperatura elevata a marchio Giglio, ritirato dal commercio per un grave rischio fisico. Come autore specializzato in sicurezza alimentare e allarmi ufficiali del Ministero della Salute, ritengo fondamentale diffondere con chiarezza queste informazioni per proteggere voi e le vostre famiglie.

L’annuncio è stato pubblicato il 29 aprile 2025 sul portale ufficiale del Ministero della Salute, e riguarda un lotto specifico di latte prodotto e distribuito dalla Centrale del Latte d’Italia S.p.A., una realtà ben conosciuta in tutta la penisola.


Il prodotto oggetto del richiamo

Il latte richiamato è confezionato in bottiglie da 1 litro, a marchio Giglio. Il lotto interessato è il 15/05/25 B, con data di scadenza 15 maggio 2025, facilmente identificabile perché stampata sul collo della bottiglia.

Il motivo ufficiale del richiamo è un possibile rischio fisico, legato alla presenza di corpi estranei nel prodotto. Non sono stati specificati con precisione i materiali coinvolti (che potrebbero essere plastica, vetro o metallo), ma la sola possibilità di contaminazione ha giustamente portato le autorità a intervenire in via precauzionale.


Chi produce e commercializza il latte Giglio?

Il latte intero in questione è prodotto da Centrale del Latte d’Italia S.p.A., con sede in via Filadelfia 220, Torino. Si tratta di una delle principali aziende italiane nel settore lattiero-caseario, nota per distribuire diversi marchi di latte in tutta Italia, tra cui appunto Giglio.


Cosa si rischia?

La presenza di corpi estranei negli alimenti può rappresentare un pericolo serio per la salute dei consumatori. Ingestioni accidentali possono causare tagli alla bocca, soffocamento, lesioni al tratto digerente e, nei casi più gravi, anche infezioni o complicazioni a carico dell’apparato gastrointestinale. Il Ministero della Salute ha classificato il rischio come fisico, che rientra tra le principali categorie di allerta sanitaria.


Cosa fare se avete acquistato il prodotto?

Se avete in casa una bottiglia di latte Giglio con il lotto 15/05/25 B e scadenza 15 maggio 2025, non consumatela in alcun caso. La raccomandazione ufficiale è di restituire il prodotto al punto vendita, anche in assenza dello scontrino fiscale. Tutti i negozi sono tenuti a ritirarlo e a rimborsarvi o fornirvi un prodotto sostitutivo.

Queste procedure fanno parte della tutela del consumatore e sono previste dalla normativa vigente in materia di sicurezza alimentare.


Perché è importante informarsi?

Potrebbe sembrare allarmistico parlare di “corpi estranei nel latte”, ma in realtà si tratta di un’azione responsabile da parte dell’azienda e delle autorità sanitarie. Il richiamo preventivo è un segnale di un sistema di controllo che funziona e agisce tempestivamente per proteggere la salute pubblica.

Le allerta alimentari non devono mai essere sottovalutate, anche se si riferiscono a un singolo lotto. La distribuzione di prodotti alimentari oggi è capillare, e bastano pochi giorni perché un prodotto contaminato finisca in migliaia di case.


Dove trovare la fonte ufficiale?

Il richiamo è stato pubblicato dal Ministero della Salute nella sezione “Avvisi di sicurezza alimentare”. Per chi volesse verificare direttamente la comunicazione ufficiale, è possibile farlo cliccando qui:

👉 Fonte ufficiale – Richiamo latte Giglio – Ministero della Salute

Vi consiglio di consultare questa sezione regolarmente, soprattutto se fate la spesa per più persone o se siete responsabili di mense, scuole o asili.


Conclusione

In sintesi: il latte intero a marchio Giglio da 1 litro, con lotto 15/05/25 B e scadenza 15 maggio 2025, è stato richiamato per la possibile presenza di corpi estranei. Non consumatelo e restituitelo al punto vendita il prima possibile.

La sicurezza alimentare è una responsabilità condivisa: istituzioni, aziende e consumatori devono collaborare. E il primo passo è sempre essere informati.