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Allarme Sicurezza a Roma: Albergo nel Cuore della Capitale Sequestrato per Gravi Irregolarità

Nel cuore di Roma, a pochi passi da Piazza Vittorio e dall’importante snodo di Termini, un albergo che avrebbe dovuto accogliere turisti e pellegrini in visita alla Capitale è stato posto sotto sequestro preventivo dalla Polizia di Stato. La struttura, situata strategicamente vicino alla Basilica di Santa Maria Maggiore, che ospita una delle Porte Sante giubilari e le spoglie di Papa Francesco, presentava condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza allarmanti, ben lontane dagli standard minimi per un’accoglienza dignitosa.


Un Quadro Desolante: Le Irregolarità Svelate dal Blitz

Gli agenti della Divisione Amministrativa della Questura di Roma e del Commissariato Esquilino, che da tempo avevano orientato i loro controlli su questa struttura, hanno fatto irruzione nell’albergo trovandosi di fronte a uno scenario desolante. La situazione è apparsa immediatamente grave sotto ogni profilo.

Le camere, destinate agli ospiti, mostravano muffa sulle pareti, un segno evidente di problemi di umidità e scarsa manutenzione. A questo si aggiungevano odori molesti che rendevano l’ambiente sgradevole e poco salubre. Le condizioni igieniche generali erano pessime, un campanello d’allarme significativo per la salute di chi vi soggiornava. Ma la criticità più grave era forse quella relativa alla sicurezza elettrica: fili elettrici fuoriuscivano pericolosamente dalle cassette, creando un rischio concreto di cortocircuiti o incendi. Questo quadro iniziale era già sufficiente a destare serie preoccupazioni.


Approfondimenti Rivelatori: Pericoli Nascosti e Mancanza di Certificazioni

Gli approfondimenti condotti dagli agenti hanno rivelato una situazione ancora più critica. L’impianto elettrico dell’intera struttura era completamente fuori norma, una grave violazione che metteva a repentaglio la sicurezza di tutti gli occupanti. Non solo: la moquette presente nelle stanze e nelle aree comuni era priva della necessaria certificazione ignifuga, aumentando esponenzialmente il rischio in caso di incendio. In un luogo destinato all’ospitalità, dove la prevenzione incendi è fondamentale, questa lacuna è particolarmente grave.

Un altro dettaglio inquietante era uno stanzino “di servizio” adibito a deposito, dove erano accatastati materiali di vario genere, rendendolo un potenziale focolaio di pericolo. In questo stesso ambiente, erano presenti quattro scaldabagni da cui pendevano fili elettrici esposti, un’immagine eloquente della negligenza nella gestione della sicurezza e della manutenzione. La somma di queste irregolarità creava un ambiente potenzialmente letale per i turisti e i pellegrini che, ignari, vi avrebbero dovuto alloggiare.


Il Sequestro e le Conseguenze Legali: Priorità alla Sicurezza

Di fronte a un quadro di così gravi irregolarità e a una situazione di pericolo imminente, la Polizia di Stato ha agito con la massima prontezza e fermezza. La prima priorità è stata la sicurezza degli ospiti: tutti gli occupanti della struttura sono stati immediatamente accompagnati all’uscita, per garantirne l’incolumità e allontanarli da un ambiente così rischioso.

Per il titolare dell’albergo, è scattato l’immediato sequestro preventivo della struttura. Questa misura, necessaria per impedire la prosecuzione dell’attività in condizioni non conformi alla legge e potenzialmente dannose, è stata comunicata alla Procura della Repubblica di Roma. Quest’ultima, a fronte dell’informativa ricevuta e della gravità dei fatti, ha tempestivamente richiesto e ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari (G.I.P.) la convalida del sequestro.


Un Segnale Forte per la Tutela del Turismo e della Sicurezza

L’operazione della Polizia di Stato di Roma invia un segnale inequivocabile: la sicurezza e la legalità nel settore ricettivo sono priorità assolute, specialmente in una città come la Capitale, meta di milioni di visitatori ogni anno. La presenza di strutture che operano in condizioni così precarie non solo mette a rischio la salute e l’incolumità delle persone, ma danneggia anche l’immagine di un’intera città e del suo patrimonio turistico.

L’impegno costante delle forze dell’ordine nel vigilare e intervenire contro le irregolarità è fondamentale per garantire che l’offerta turistica romana sia all’altezza delle aspettative e, soprattutto, rispetti gli standard minimi di sicurezza e igiene. Questo sequestro non è solo una misura repressiva, ma un monito affinché tutti gli operatori del settore comprendano l’importanza della conformità normativa e della tutela del cliente.


Fonte: Questure Polizia di Stato, Link: https://questure.poliziadistato.it/it/Roma/articolo/2000684c0bf98fdab114294520

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