Sicurezza a Udine: Arrestato l’Aggressore Seriale del “Parco di Cemento”

La Polizia di Stato di Udine ha inferto un colpo significativo alla microcriminalità che affligge il capoluogo friulano, riuscendo a fermare un individuo responsabile di una serie di aggressioni indiscriminate. L’uomo, un cittadino italiano già noto alle forze dell’ordine e con una chiara tendenza a creare situazioni di pericolo, è stato finalmente assicurato alla giustizia grazie alla perseveranza della Squadra Volante della Questura.
Un Pericolo Costante nel Cuore di Udine
Negli ultimi giorni, la zona verde Ardito Desio, meglio conosciuta come Parco di Cemento nel quartiere San Domenico, era diventata teatro di atti di violenza inspiegabili. Tra il 2 e il 4 giugno, un uomo ha brutalmente percossola una coppia di anziani, costringendoli a ricorrere alle cure del pronto soccorso. Il giorno precedente, nella stessa area, un altro uomo era stato aggredito, presentandosi agli occhi degli agenti con un vistoso occhio nero. La sua furia non si limitava al parco: poche ore prima, lo stesso aggressore era stato segnalato per aver pestato due ragazzi in Piazza I Maggio.
La sua condotta aggressiva e imprevedibile non si è fermata qui. Qualche giorno dopo, è stato identificato per aver inseguito una persona con un mattone sempre al Parco di Cemento, e il giorno successivo, è stato segnalato per aver minacciato passanti con un bastone. Un vero e proprio incubo per i cittadini, che si trovavano di fronte a un individuo evidentemente pericoloso e inspiegabilmente libero di circolare nonostante le ripetute denunce.
La Perseveranza degli Agenti e la Svolta Giudiziaria
Nonostante la sua attitudine a creare situazioni di pericolo, le svariate denunce per lesioni e minacce commesse, e il fatto che l’uomo fosse una figura nota alle forze dell’ordine, era ancora in libertà. Ciò che ha permesso la svolta è stato un dettaglio cruciale: l’individuo era sottoposto a una misura cautelare che gli impediva di dimorare a Udine senza una specifica autorizzazione del giudice.
La Squadra Volante della Questura di Udine, consapevole della gravità della situazione e della pericolosità del soggetto, ha monitorato costantemente le sue violazioni. Ogni sua infrazione alla misura cautelare è stata puntualmente segnalata all’Autorità Giudiziaria. Questa meticolosa raccolta di prove e le continue segnalazioni non sono state vane. Hanno permesso di costruire un impianto probatorio solido, indispensabile per la decisione di aggravare la sua posizione.
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Le ripetute violazioni e l’escalation di violenza hanno convinto le autorità. La sua misura cautelare di divieto di dimora è stata convertita in custodia cautelare in carcere. Questo provvedimento rappresenta un sollievo per la comunità di Udine, che ora può sentirsi più sicura grazie all’azione decisa della Polizia di Stato.
L’impegno del personale della Squadra Volante di Udine è stato fondamentale per la risoluzione di questo caso. La loro dedizione nel monitorare e segnalare le violazioni ha permesso di porre fine a una serie di aggressioni che stavano minando la tranquillità pubblica. Un esempio concreto di come la tenacia delle forze dell’ordine, unita a una corretta applicazione delle norme, possa garantire la sicurezza e la legalità nelle nostre città.
Fonte: Questure Polizia di Stato, 12/06/2025 – Link: https://questure.poliziadistato.it/it/Udine/articolo/3393684ad841c6ef5317786078