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Aggrediscono un operaio durante un furto in cantiere: due giovani arrestati a Noto

Due giovani di 18 e 19 anni, entrambi con precedenti penali, sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Noto (Siracusa), in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. I due sono accusati di rapina e lesioni personali aggravate ai danni di un operaio, sorpreso mentre cercavano di rubare attrezzi da un cantiere edile.

I fatti risalgono a febbraio 2025 e si sono verificati nel comune di Noto, in provincia di Siracusa. L’intervento dei Carabinieri e le successive indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Siracusa hanno permesso di identificare i responsabili grazie anche ai filmati di videosorveglianza.


Il furto nel cantiere e l’aggressione all’operaio

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i due giovani si erano introdotti in un cantiere edile con l’intento di trafugare materiali e strumenti da lavoro. La loro azione criminale, però, è stata interrotta dall’arrivo improvviso di un operaio che lavorava all’interno del sito.

Nel tentativo di garantirsi la fuga, i due malviventi hanno aggredito l’uomo con una barra di ferro, provocandogli diverse lesioni. L’operaio è stato soccorso e successivamente medicato, mentre i due aggressori si sono dati alla fuga facendo perdere le loro tracce.


Indagini rapide e mirate: individuati grazie alle telecamere

I Carabinieri di Noto hanno avviato immediatamente le indagini per identificare i colpevoli. Grazie al supporto delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza installate nelle vicinanze del cantiere, è stato possibile risalire ai due giovani, già noti alle forze dell’ordine per precedenti legati a reati contro il patrimonio.

Le prove raccolte hanno convinto il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Siracusa a emettere un provvedimento restrittivo nei confronti dei due indagati, ritenuti responsabili, in concorso, dei reati di rapina e lesioni personali.


Arrestati e condotti in carcere

L’operazione conclusiva è scattata nei primi giorni di giugno 2025. I Carabinieri hanno localizzato i due sospettati, procedendo con il loro arresto e trasferendoli nelle Case Circondariali di Siracusa e Ragusa, dove attualmente si trovano in attesa di giudizio.

Il caso ha evidenziato ancora una volta l’importanza della presenza capillare dell’Arma sul territorio e dell’uso strategico della videosorveglianza nella lotta ai reati contro il patrimonio. La risposta delle istituzioni è stata tempestiva, a tutela sia della sicurezza pubblica che dell’integrità fisica dei lavoratori.


Un segnale forte contro la criminalità minorile

L’episodio mette in luce anche il problema della criminalità giovanile in Sicilia, tema su cui le forze dell’ordine e la magistratura stanno concentrando una crescente attenzione. L’età dei due arrestati e la gravità delle loro azioni hanno generato allarme sociale, richiamando la necessità di maggiori controlli e percorsi di prevenzione.

La Procura di Siracusa, assieme ai Carabinieri, continua a lavorare per garantire giustizia e sicurezza, con un’attenzione particolare ai reati violenti che minacciano il mondo del lavoro e i cantieri, spesso obiettivo di azioni criminali.


Fonte:
carabinieri.it – 9 giugno 2025

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