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Comiso, minaccia imprenditori su TikTok: arrestato pregiudicato già ai domiciliari

Un pregiudicato di Comiso, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per tentato omicidio doloso e minacce, è stato nuovamente arrestato dalla Polizia di Stato. L’intervento è avvenuto grazie al lavoro coordinato tra la Squadra Mobile e il Commissariato di P.S. di Comiso, su disposizione della Corte d’Appello di Catania che ha emesso un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare.


Diffonde minacce di morte su TikTok: aggravamento della misura cautelare

L’aggravamento è arrivato a seguito della pubblicazione, da parte dell’uomo, di una serie di video su TikTok nei quali lanciava gravi minacce di morte contro noti imprenditori locali. Uno di questi era già stato vittima in passato di atti estorsivi da parte dello stesso soggetto, elemento che ha reso il contenuto dei video ancora più allarmante per le autorità.

I filmati, diventati rapidamente oggetto di indagine, sono stati acquisiti e analizzati dagli investigatori della Squadra Mobile, che hanno subito segnalato l’accaduto all’Autorità Giudiziaria competente. Le minacce, esplicite e reiterate, hanno fatto scattare una nuova misura: la custodia cautelare in carcere.


Un comportamento pericoloso e recidivo

Le autorità giudiziarie hanno ritenuto che il comportamento del soggetto fosse estremamente grave e del tutto incompatibile con la precedente misura dei domiciliari. L’utilizzo dei social network, in particolare di TikTok, per lanciare intimidazioni e minacce ha aggravato la posizione dell’uomo, già noto per reati contro la persona e pericoloso per l’ordine pubblico.

La Corte d’Appello di Catania, valutati gli atti, ha disposto l’arresto immediato e il trasferimento presso il carcere di Ragusa. L’uomo, pertanto, è stato condotto nella casa circondariale dopo le consuete formalità di rito.


TikTok usato come mezzo di intimidazione: la risposta delle forze dell’ordine

Il caso di Comiso mostra come anche le piattaforme digitali possano essere strumentalizzate per fini criminali. In questo episodio, TikTok è stato il mezzo scelto per minacciare figure dell’economia locale e diffondere messaggi intimidatori. Le forze dell’ordine, tuttavia, sono intervenute con rapidità ed efficacia, impedendo che il soggetto potesse proseguire nella sua condotta pericolosa.

Le indagini lampo condotte dalla Squadra Mobile dimostrano l’importanza di un controllo attento anche dell’ambiente digitale, soprattutto quando coinvolge soggetti già sottoposti a restrizioni giudiziarie. La collaborazione tra polizia giudiziaria e magistratura ha permesso una pronta risposta e il rafforzamento delle misure a tutela della collettività.


Fonte:
Polizia di Stato – Questura di Ragusa – 5 giugno 2025

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