Messina, rapinano studente alla fermata del bus: arrestati due giovani tunisini in flagranza

Messina – Arresto lampo da parte della Polizia di Stato nei confronti di due giovani tunisini, rispettivamente di 19 e 20 anni, accusati di rapina aggravata in concorso e denunciati per lesioni personali. Il tutto è avvenuto nella serata del 4 giugno nei pressi di Piazza della Repubblica, dove i due malviventi hanno aggredito e derubato un giovane ragazzo pakistano, appena arrivato in città per motivi di studio.
L’aggressione alla fermata dei bus
Il ragazzo, in attesa di un autobus diretto a Roma, è stato improvvisamente avvicinato da due sconosciuti. I due lo hanno bloccato senza alcuna motivazione apparente, iniziando a colpirlo violentemente. Mentre uno lo tratteneva, l’altro lo aggrediva con schiaffi al volto e calci alle gambe, per poi strappargli con forza lo zaino che portava con sé.
All’interno dello zaino, oltre a effetti personali, erano presenti anche un notebook e un paio di cuffie wireless. La violenza dell’aggressione ha lasciato il giovane in evidente stato di shock.
L’intervento immediato della Polizia
La segnalazione al Numero Unico di Emergenza 112 è stata tempestiva. Gli agenti delle Volanti della Polizia di Stato sono arrivati rapidamente sul posto, sfruttando lampeggianti e sirene per farsi strada nel traffico cittadino. Dopo una breve ricerca in zona, i due presunti autori della rapina sono stati individuati mentre cercavano di fuggire e bloccati.
La refurtiva, ancora in loro possesso, è stata recuperata e restituita alla vittima, che ha potuto riavere indietro i propri beni.
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Arresto e attesa di convalida
I due tunisini sono stati arrestati in flagranza di reato per rapina aggravata e condotti presso la Casa Circondariale di Messina, dove resteranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa della convalida da parte del Giudice per le Indagini Preliminari (GIP).
Gli agenti hanno anche proceduto alla denuncia per lesioni personali in concorso, viste le condizioni della vittima.
Presunzione di innocenza e indagini in corso
È importante sottolineare che il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari. Pertanto, in conformità al principio di presunzione di innocenza, i due arrestati sono da considerarsi non colpevoli fino a eventuale sentenza definitiva. Le forze dell’ordine proseguiranno con ogni ulteriore accertamento necessario, anche nell’interesse degli indagati.