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Furto di pietra lavica in una masseria di Catania: due uomini denunciati dalla Polizia

Un furto insolito ma organizzato nei minimi dettagli è stato sventato in una masseria di via San Francesco alla Rena, in provincia di Catania. Protagonisti dell’episodio sono due uomini, entrambi catanesi, di 68 e 47 anni, colti in flagranza mentre rubavano basole in pietra lavica, materiale pregiato e tipico della zona etnea.

Il fatto è avvenuto in un fondo agricolo privato, dove i due soggetti avevano già asportato e caricato su un camion oltre 200 basole, smontate una a una dal pavimento della struttura. A sorprendere i ladri sono stati gli stessi proprietari del fondo, che si sono accorti del furto in corso e hanno immediatamente contattato la Polizia di Stato.


Intervento immediato della Polizia di Stato

Sul posto è intervenuta tempestivamente una pattuglia della Squadra Volanti della Questura di Catania, che ha trovato i due uomini ancora presenti con il camion colmo delle basole appena rimosse. Gli agenti hanno subito avviato gli accertamenti, parlando con i proprietari e ispezionando il mezzo pesante.

Il veicolo usato per il furto è risultato essere noleggiato e al suo interno sono stati ritrovati anche diversi arnesi da scasso, usati per smontare e caricare le pietre. I poliziotti hanno proceduto con il sequestro del materiale ritrovato e degli strumenti utilizzati per il reato.


Basole riconsegnate e denuncia immediata

Grazie alla prontezza dell’intervento, l’intero bottino è stato recuperato e restituito ai legittimi proprietari, i quali hanno formalizzato la denuncia presso gli uffici della Polizia. I due uomini sono stati accompagnati in questura per essere identificati.

Al termine delle procedure, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per tentato furto aggravato in concorso. La posizione dei due indagati resta soggetta alla presunzione di innocenza, come previsto dall’ordinamento italiano, fino a eventuale condanna definitiva.


Una vicenda che riaccende i riflettori sul patrimonio edilizio rurale

Questo episodio riporta l’attenzione su un problema non nuovo per le zone rurali della Sicilia: il furto di materiali antichi e di pregio, spesso destinati al mercato nero o alla rivendita illegale. La pietra lavica, in particolare, ha un alto valore sia economico sia storico, in quanto utilizzata da secoli per la pavimentazione di cortili, masserie e centri storici.

Il danno arrecato dai furti di questo tipo va ben oltre il valore commerciale: si tratta di una vera e propria sottrazione di identità territoriale. I furti colpiscono spesso aree isolate, dove la vigilanza è più difficile e la sorveglianza privata scarseggia. In questo caso, la presenza dei proprietari è stata determinante per evitare che il furto andasse a segno.


Polizia in prima linea per la tutela del territorio

L’intervento della Polizia di Stato sottolinea ancora una volta l’importanza della collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine, specialmente in contesti rurali o semi-isolati dove episodi di questo tipo possono passare inosservati. La presenza delle volanti ha consentito non solo di fermare i responsabili, ma anche di salvaguardare un pezzo del patrimonio locale.


Fonte:
Questura di Catania – Polizia di Stato

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